08/02/22

Cosenza: Liceo delle molestie “Ha abusato di me e di tante altre. Ora voglio aiutarle a ribellarsi”

NON LASCIAMO SOLE QUESTE 
CORAGGIOSE RAGAZZE 
Il porco professore e la preside complice 
devono essere cacciati e condannati!
Da La Repubblica - La studentessa che ha denunciato ai carabinieri: "Dopo che è scoppiato lo scandalo il professore sotto accusa mi ha minacciato: 'Avrei dovuto farti di peggio'"
È arrivata l'ispettrice ministeriale all'Istituto Majorana-Valentini di Castrolibero, Cosenza. La scuola delle molestie. È Loredana Giannicola, funzionaria dell'Ufficio scolastico regionale, già preside. Nella mattina di ieri ha incontrato la dirigente accusata di aver nascosto le molestie dal 2018 ad oggi, Iolanda Maletta... ma sul nome scelto c'è una forte opposizione degli studenti in occupazione e della Cgil locale: "L'ispettrice è amica della dirigente, non siamo convinti sarà imparziale".
All'istituto continua l'occupazione: assemblee in aula magna e la palestra usata per dormire. Fa freddo e gli studenti denunciano: "Il personale scolastico tiene i condizionatori accesi per abbassare la temperatura". Ma gli studenti restano all'interno, "finché il docente di Matematica e Fisica non se ne andrà".
La studentessa che venerdì aveva denunciato ai carabinieri le molestie, racconta: "Dopo l'apertura della pagina Instagram in cui sono stati riportati i fatti, ho incontrato a scuola il professore ora sotto accusa. Mi ha detto: 'Avrei dovuto farti di peggio'. Il fratello Francesco coinvolge direttamente la preside: "Era a conoscenza delle molestie, a raccontargliele era stata proprio mia sorella". 
Gli studenti, nel frattempo, sollevano il problema delle bocciature di coloro che contestavano l'operato della preside e l'utilizzo forzato del contributo volontario. Segnalano che nel 2020-2021 l'istituto ha chiuso in attivo di 500 mila euro, che il contributo volontario è stato richiesto anche nelle tre stagioni di pandemia e, ancora: "Gli studenti che si rifiutavano di versarlo subivano un vero e proprio ricatto: "Se non pagate, non potrete partecipare agli esami".
Sul professore diverse testimoni hanno raccontato le sue violenze verbali e le avance corporali andate avanti per almeno sette anni e che la preside - nonostante le prime informazioni ricevute - non ha mai trasformato in una denuncia alla procura. "Ha insabbiato tutto", dicono adesso le ragazze che guidano la protesta. 
Cosenza, viaggio nel liceo occupato contro il prof che molesta le ragazze: "Mi ha toccato il seno"
Una volta c'era almeno un docente per classe pronto a raccogliere gli umori degli studenti, invece questa storia delle molestie non l'avevamo avvistata. 
Una denuncia è stata presentata ai carabinieri, sabato, da una ragazza dell'ultimo anno. Un'altra, collettiva, la sta gestendo la studentessa che ha fatto emergere il caso, su Instagram, insieme al centro antiviolenze Lanzino di Cosenza.
La prima testimone: “Ha abusato di me e di tante altre. Ora voglio aiutarle a ribellarsi”
Diana, 21 anni: "Dovevo fermarlo. Ho raccontato la mia storia su Instagram e sono subito arrivate le altre testimonianze. 
"Se portavo i capelli con la coda alta, mi chiamava bella cavalla e diceva che aveva voglia di galoppare. Faceva continui commenti sul mio seno, il mio culo, la mia vita sessuale. O quella che lui immaginava con me. Ogni spunto della lezione era un’allusione pornografica. Dal secondo al quarto anno quel docente ha perpetrato una costante violenza nei confronti miei e delle mie compagne. Nessuna di noi, immerse com'eravamo nella cultura sessista di quella scuola, ha davvero pensato potessero essere violenze".
"cercava spesso l’abbraccio, con la mano morta provava a toccare il seno. A me, ad altre”.
“in quinta andai dalla preside perché avevo subito una violenza da un compagno di scuola con cui mi ero fidanzata. Aveva diffuso un nostro video, intimo. Chiesi aiuto alla preside e lei mi rise in faccia. Mi disse che mia nonna, che lei conosceva, non avrebbe apprezzato i miei comportamenti. Non avrei potuto raccontare quello che faceva in classe il professore a una dirigente così. La maturazione è avvenuta a Milano, in ateneo. Ho preso a frequentare ragazze più grandi di me, poi un collettivo femminista. Mi hanno fatto capire che tutto ciò che una donna subisce, tutto ciò per cui non è consenziente, è violenza. Oggi questo concetto è dentro di me e mi ha fatto rivedere la mia vita adolescenziale. Oggi, sì, sono una femminista”.
“quelle violenze sessuali non erano finite, il professore non aveva mai smesso. Dovevo fare qualcosa..."”.
“La dirigente Iolanda Maletta, è un fatto, ha tenuto tutto a tacere per la buona immagine della scuola. In nome dell’istituto che per diciassette anni aveva fatto crescere, ha nascosto il pestaggio selvaggio di un ragazzino e tutte le denunce ricevute sulle molestie del professore di Matematica. A una studentessa di prima che andò nel suo ufficio con i genitori, la storia del ricatto sulla foto del seno, promise che avrebbe girato tutto alla Procura della Repubblica. Non l’ha fatto. Si limitò a sospendere il prof per un mese, poi a cambiargli plesso. Passò dal Valentini al Majorana, lo stesso edificio. Aveva offerto al professore di Matematica nuove prede e le vecchie continuavano a incontrarlo in corridoio”.

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