18/01/21

Portata la giornata d'azione del 15 nell'Assemblea delle lavoratrici e lavoratori combattivi di sabato scorso

L'intervento della compagna dello Slai cobas sc di Palermo nell'Assemblea: 
CI SIAMO GIA' MESSE ALL'AZIONE!

"In merito allo sciopero del 29 gennaio, alla sua costruzione e organizzazione, voglio informare sulla "giornata di azione" del 15 gennaio lanciata dall'Assemblea nazionale delle donne 19 novembre, per passare dalla denuncia all'azione, giornata che è stata anche un significativo contributo per il percorso verso lo sciopero del 29 gennaio. 
Lavoratrici e  precarie di diversi settori si sono mobilitate ieri in varie forme di azione in diverse città da Milano a Palermo a Taranto, L'Aquila, Bologna e altre. Abbiamo reso concreto un collegamento di diverse lotte, collegamento che deve allargarsi per rafforzare le lotte che facciamo e per estenderle, per fare confluire le lotte in un unico fiume
Importante in questo senso è stata la diffusione della piattaforma delle donne, quella piattaforma che proprio questa Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori combattivi ha assunto nell'assemblea del 27 settembre e che ora nell'ambito della piattaforma generale dello sciopero del 29 gennaio deve diventare carne e sangue nella costruzione di questo sciopero per fare emergere il ruolo specifico delle lavoratrici nella lotta di classe, il protagonismo delle donne lavoratrici, precarie di tutti i settori, dalle fabbriche alla scuola, alle cooperative sociali, ai servizi, al mondo delle badanti, eccetera. 
Diverse le iniziative hanno animato il 15, come, per esempio, nelle fabbriche a Bergamo tra le operaie di Montello e volantinaggi/discussioni della piattaforma alla Brembo, alla Evoca; a Milano abbiamo sostenuto attivamente il presidio di lotta delle lavoratrici degli alberghi, dell'Hotel Gallia;  volantinaggi e presidi ci sono stati a Taranto tra le operaie dell'appalto ArcelorMittal e con le lavoratrici in lotta degli asili comunali, delle pulizie delle scuola statali e appalti comunali; si sono mobilitate anche con volantinaggi le lavoratrici del commercio a L'Aquila, dove ci è stata soprattutto una iniziativa verso le donne detenute; a Palermo precarie delle cooperative sociali e  lavoratrici della scuola (settore in cui di recente c'è stato un ulteriore attacco al diritto di sciopero con la pre-intesa del governo con i Confederali che mirano allo sciopero virtuale) abbiamo fatto una staffetta in quartieri popolari abitati anche da donne immigrate, in posti di lavoro come  le poste, ospedali, e un passaggio combattivo presso un palazzo del potere...
Nel corso delle varie iniziative abbiamo fatto anche inchiesta con le lavoratrici ed è ancora emersa la questione che l'attacco che subiamo come donne da governo e padroni alla nostra condizione di lavoro e di vita è stata oggettivamente aggravata dalla pandemia all'interno della crisi capitalistica sempre più profonda, perchè a noi donne proletarie vogliono farla pagare doppiamente, sul lavoro, spesso le prime ad essere licenziate, e in casa dove, in questa lunga fase covid, viene scaricato ancor di più sulle donne l'assistenza agli anziani, ai figli, e dove "chiuse in casa" aumentano le morti per femminicidi. Ma dall'inchiesta è emerso anche  il fatto che ci sono lavoratrici che vorrebbero lottare e non lo possono fare sia perché non sono organizzate sia perché non conoscono questo percorso dell'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori combattivi, sia per altre difficoltà. Anche su questo la giornata di ieri pur facendo emergere sicuramente le difficoltà che ci sono, è stata incoraggiante, un passo in avanti  per il percorso di lotta che come donne/lavoratrici siamo chiamate a fare.
Questo percorso ora ha una nuova tappa con lo sciopero del 29 e verso poi l'importante tappa della lotta a 360 gradi delle donne proletarie dell'8 marzo.

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