A
Michela e Roberta tutta la nostra solidarietà. A terra le sentinelle, fuori i
fascisti dalle città!
Il comunicato di NUDM Perugia:
Fuori i fascisti dalle nostre città!
Esprimiamo
tutta la nostra rabbia e indignazione per la condanna in primo grado a tre e
due mesi di carcere di due nostre compagne (con sospensione condizionale della
pena), ree di aver manifestato spontaneamente e gioiosamente contro le
“sentinelle in piedi”, integralisti cattolici la cui "libertà di
espressione" si manifesta nel pretendere che altr* non siano (più) liber*
di scegliere sulle proprie vite e sui propri corpi.
A
pochi giorni dalla grandiosa manifestazione contro la violenza maschile sulle
donne e di genere, nella quale ancora una volta la marea femminista di NON UNA
DI MENO ha riempito le strade di Roma, questa ridicola sentenza ci ricorda come
la violenza di genere e dei generi sia sistemica e strutturale, e conviva con
gli apparati dello stato.
Era
infatti il 2014 e le Sentinelle in piedi quel 29 Marzo apparivano sulla scena
politica per riaffermare la difesa della “famiglia naturale” e i confini della
stessa come “antidoto” alle scelte di altri modi di vivere le relazioni e di
fare famiglia e alla “dissolutezza” delle soggettività lesbiche, trans, gay,
intersex queer e + .
Era
il 2014 e la giunta di destra nella città di Perugia da poco insediata sapeva
già benissimo chi appoggiare e su quali consensi navigare...
Era
il 2014, e già molte delle politiche di austerity neoliberiste, e l’avanzata di
destra dilagavano in Europa, preludendo alla vera e propria torsione reazionaria
nella quale oggi viviamo.
Già,
era il 2014, e ora al tramonto del 2018 quella che sembrava un’ombra nera
unitaria agli ultimi rantoli ci appare come un fascismo molecolare, sempre più
presente nelle nostre vite quotidiane e ormai senza più vezzi anche nei governi
di molti paesi.
Non
ci sembrerà dunque un caso se il frontman di molte iniziative cattofasciste,
dal “family day” in poi (tutte correlate da un’atavica paura del cosiddetto
gender), come pure sostenitore delle sentinelle in piedi, l’onorevole Pillon,
sia ora il vicepresidente della commissione infanzia e adolescenza e senatore
firmatario dell’ omonimo disegno di legge che in pratica è contro il divorzio.
Trump,
Orban in Europa, Minniti e i lager in Libia prima e ora Salvini con le sue
politiche reazionarie e il suo DDL su sicurezza e immigrazione: tra i tanti
provvedimenti liberticidi di quest’ultimo basti citare il rafforzamento e
l’estensione dei daspo, la costruzione di un modello razzista e di apartheid
per il paese, che parte dall’annullamento della protezione umanitaria.
E
poi la sedicente chiusura dei porti, la violenza dei e ai confini, lo
sfruttamento e la precarietà, i lavori forzati ad esempio quelli del reddito di
sudditanza (pardon) di cittadinanza.
E
ancora Pillon con questo suo vergognoso disegno di legge, le mozioni
antiabortiste che stanno infettando varie città d’Italia, e l'assoluzione degli
stupratori in tutti i paesi del mondo, ultima per notizia in Irlanda: la
vittima indossava un tanga.
E
ancora, in Italia Fontana ministro della famiglia, la messa in discussione
dell’aborto in Argentina, in Polonia, in Irlanda.
La
sentenza emessa pochi giorni fa a Perugia è in perfetta continuità con questi
che sono solo alcuni degli avvenimenti e dei personaggi che in una trama
complessa e molteplice attanagliano e minacciano le nostre vite, la nostra
libertà, i nostri diritti, i nostri corpi e desideri.
Le
accuse, alla stregua dell’assurdità di tutto l’impianto processuale, sono
cadute: disturbo della quiete pubblica per degli “ombrelli colorati” e un
“tamburello di grosse dimensioni” e per un “bacio concupiscente” inammissibile
in quanto omosessuale e quindi di per sè disgustoso, potenziale minaccia alla
serenità delle famiglie eterosessuali...tutte le accuse, tranne la frase “fuori
i fascisti dalla città”, rivolta alle sentinelle, che è diventata un pretesto
per condannare, comunque, due compagne con l’accusa di oltraggio a pubblico
ufficiale.
E
allora lo diciamo noi, insieme alle nostre compagne:
Sì
c’erano molti fascisti in quella manifestazione, e anche sessisti e omofobi che
occupano sempre di più posizioni di potere, e vogliono controllare le nostre
vite, imponendoci come unico modello la famiglia eterosessuale, mononucleare,
fondata sul matrimonio, in cui le donne sono subordinate. Ma sono anche
razzisti e fascisti perché la sola famiglia che ci propinano e alla quale vogliono
assicurare diritto di cittadinanza è bianca, coloniale e borghese.
Siamo
orgogliose delle nostre compagne che come attiviste sono state prese di mira da
questa ignobile sentenza, che ha come intento il voler dare un esempio di
disciplinamento del potere autoritario.
Questo
è il nostro coro: se toccano una toccano tutte!
Ci
volete sottomesse, ci avrete ribelli!
Non Una Di Meno Perugia
Respect our existence _ or expect
resistance !
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