da
MFPR MILANO
"Importante
è rendere lo sciopero conflittuale. Sciopero per l'intera giornata perché deve
essere effettivo e agire soprattutto da contrasto all'influenza/pressione ideologica
contro lo sciopero delle donne, diffusa a piene mani. Sembra a volte che si
abbia poca fiducia. Non si può dire che questo movimento esprime una potenza in
grado di cambiare la situazione e poi tornare a proporre scioperi simbolici.
Noi
l'abbiamo denunciato subito dal suo insediamento che questo governo avrebbe
attaccato le donne frontalmente soprattutto sulla questione del diritto di
scelta, d'aborto. E' un tentativo d’attacco che va avanti da tempo, anche i
governi del PD avevano aperto la strada a quello che in questa società dovrebbe
essere secondo loro il ruolo della donna, a maggior ragione oggi in tempi di
crisi si vuole ricacciare a casa le donne e scaricare su di noi tutto il lavoro
di cura, chiamandoci anche a svolgere un ruolo di supporto ideologico a questo
tipo di società. Tutto questo ha fatto breccia, lo vediamo per esempio con le
ragazze nelle scuole, come per molte sia normale rifiutare l'idea del ricorso
all'aborto.
Noi
non pensiamo sia opportuno partecipare al congresso della Fiom.
Rispetto
allo sciopero del 8 marzo bisogna praticare la rottura delle restrizioni che ci
impongono. Lo Slai cobas per il sindacato di classe è stato multato perché
l’anno scorso ha rifiutato le franchigie dello sciopero.
E’
positivo accogliere la proposta di un assemblea internazionale delle donne perché il
confronto fa comprendere meglio e dà forza".
Da
MFPR L'AQUILA
"Mi
ricollego agli interventi che hanno mostrato la necessità di far emergere anche
le dure condizioni di privazione della libertà, e in alcuni casi di vera e
propria tortura, che avvengono dentro le carceri. Voglio ricordare che la
campagna che abbiamo lanciato come Mfpr dell’Aquila per Nadia Lioce, per la
fine della tortura del 41bis per Nadia Lioce e per tutte le prigioniere
politiche rivoluzionarie, continuerà e vogliamo estenderla a tutte le
soggettività, principalmente alle donne. Abbiamo, per questo, lanciato la
proposta di una mobilitazione davanti al Ministero di Giustizia, ai Palazzi del
potere. E’ ora di rompere i divieti che non soltanto con questo governo sono
stati portati avanti, ma anche dai governi precedenti. Questa proposta è
rivolta in maniera ampia anche a tutte le forze realmente democratiche.
Grazie
alla campagna fatta con varie iniziative, in particolare nel corso del processo
a Nadia Lioce per aver protestato contro le condizioni di tortura del 41bis,
che arrivano fino al divieto di parola, del saluto, del diritto alla salute all’interno
delle carceri, abbiamo ottenuto un piccolo ma importante risultato: Nadia Lioce
è stata assolta perché protestare contro la tortura, i soprusi non è reato!
La lotta paga e questo è un insegnamento per tutte. Possiamo e dobbiamo agire, soprattutto oggi
contro le politiche, provvedimenti fascisti, razzisti, repressivi, attraverso
la disobbedienza civile, è legittimo e giusto disobbedire ai divieti
illegittimi, perché, per esempio nelle manifestazioni i Palazzi del potere non
si devono toccare? Noi ci dobbiamo arrivare lo stesso! E comunque deve essere
chiaro a tutti che non abbiamo più niente da perdere ma tutto da conquistare,
che non è possibile accettare di vivere come schiave, come macchine".
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