Ma quale castrazione chimica, neanche il carcere all'italiano bianco trevigiano che stuprava la figlia e la "prestava" agli amici!
Treviso, stuprava la figlia e la "prestava" agli amici: prescritto, non andrà in carcere
Nonostante due condanne, l’uomo resterà libero perché il procedimento è durato troppo a lungo
Prosciolto
per intervenuta prescrizione: non andrà in carcere il padre di Conegliano (Treviso) condannato in
primo e secondo grado per aver stuprato la sua bambina per otto anni,
addirittura "concedendola" anche agli amici del bar. E questo
nonostante la colpevolezza riconosciuta dai giudici d’Appello, che lo hanno
condannato a risarcire la giovane vittima.
Le violenze -
Secondo quanto riporta il Corriere del
Veneto, i primi abusi risalirebbero al 1995, quando la piccola aveva solo otto anni.
L’uomo, che si era appena separato dalla madre della bambina, trascorreva i
fine settimana con la figlia. Ma invece di occuparsi di lei, la costringeva a
umiliazioni e violenze. "Andiamo alle giostre", le diceva. Poi la
portava a casa, la minacciava e la
stuprava. Il padre, inoltre, "cedeva" la piccola agli
amici del bar per sottoporla a ulteriori molestie.
La vicenda giudiziaria - La terribile storia è emersa nel 2003, quando la ragazza ha deciso
di denunciare tutto. I giudici di primo grado hanno creduto al suo racconto,
condannando il padre a dieci anni di carcere. Ma nonostante la sua colpevolezza
sia stata riconosciuta anche in Appello, i giudici hanno decretato il non luogo
a procedere. Il
processo è durato troppo a lungo, raggiungendo i termini della prescrizione.
Il pedofilo non andrà in carcere, né potrà essere processato per lo stesso
reato.
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