Le donne "rifiutano" le mimose e scendono in strada: corteo rosa in centro
Niente mimose. Hanno incrociato le braccia negli uffici e a casa, poi sono scese in strada per protestare contro ogni forma di violenza di genere, a partire da quella nei confronti delle donne. Un "esercito femminile" ha invaso questa mattina il cuore di Palermo. Le donne palermitane, nonostante il maltempo e le condizioni meteo "rigide", si sono date appuntamento alle 10.30 in piazza Indipendenza per dare vita a un corteo diretto alla Prefettura.
Le manifestanti hanno bloccato la strada davanti a Palazzo d'Orleans. Cento donne palermitane si sono poi dirette verso l'arco di Porta Nuova. Il "torpedone" attraverserà poi corso Vittorio Emanuele. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Notevoli disagi per gli automobilisti. A Porta Nuova il serpentone si è fermato davanti ai carabinieri e alla polizia. Le donne hanno attaccato gli agenti verbalmente.
Niente mimose. Hanno incrociato le braccia negli uffici e a casa, poi sono scese in strada per protestare contro ogni forma di violenza di genere, a partire da quella nei confronti delle donne. Un "esercito femminile" ha invaso questa mattina il cuore di Palermo. Le donne palermitane, nonostante il maltempo e le condizioni meteo "rigide", si sono date appuntamento alle 10.30 in piazza Indipendenza per dare vita a un corteo diretto alla Prefettura.
Le manifestanti hanno bloccato la strada davanti a Palazzo d'Orleans. Cento donne palermitane si sono poi dirette verso l'arco di Porta Nuova. Il "torpedone" attraverserà poi corso Vittorio Emanuele. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Notevoli disagi per gli automobilisti. A Porta Nuova il serpentone si è fermato davanti ai carabinieri e alla polizia. Le donne hanno attaccato gli agenti verbalmente.
"Le assistenti che si occupano dei disabili - spiega Donatella Anello, coordinatrice Slai Cobas - nelle scuole superiori lottano da anni contro la precarietà. Dal rientro post vacanze di Natale i disabili non hanno assistenza. Queste donne, lavoratrici e mamme sono state denunciate il 6 febbraio dalla polizia perché dicono le forze dell'ordine che hanno manifestato senza autorizzazione invece queste donne non hanno manifestato. Non c'erano megafoni ne striscioni. Hanno chiesto solo un incontro con il presidente Rosario Crocetta. Chiediamo che queste denunce vengano ritirate".
"Blocchiamo tutto - è lo slogan principale scelto dalle donne che stanno protestando -. Portiamo la nostra piattaforma costruita con la nostra fatica, le nostre denunce, la nostre proteste. E l'8 marzo diciamo a padroni, governo, Stato, uomini che odiano le donne: non vogliamo sentire le vostre frasi ipocrite, promesse false, parliamo e lottiamo noi! Ma le donne non sono sole. Con loro anche tanti uomini giovani e meno giovani. "Vogliamo ringraziare gli alunni e i professori dell'istituto superiore Alessandro Volta che oggi hanno deciso di essere qui, al nostro fianco", continua la sindacalista alla guida del corteo.
"Blocchiamo tutto - è lo slogan principale scelto dalle donne che stanno protestando -. Portiamo la nostra piattaforma costruita con la nostra fatica, le nostre denunce, la nostre proteste. E l'8 marzo diciamo a padroni, governo, Stato, uomini che odiano le donne: non vogliamo sentire le vostre frasi ipocrite, promesse false, parliamo e lottiamo noi! Ma le donne non sono sole. Con loro anche tanti uomini giovani e meno giovani. "Vogliamo ringraziare gli alunni e i professori dell'istituto superiore Alessandro Volta che oggi hanno deciso di essere qui, al nostro fianco", continua la sindacalista alla guida del corteo.
Nessun commento:
Posta un commento