Care compagne,
negli striscioni con cui manifesteremo l'8 marzo non dimentichiamoci di tutte le detenute politiche, giornaliste e a
vvocate
confinate in carcere, licenziate e indagate dal
regime
di Erdogan.
Con
un pensiero speciale per Figen Yuksekdag, copresidente del partito HDP,
e tutte le parlamentari che dal carcere non possono portare avanti la
campagna per il NO al referendum costituzionale del 16 aprile che,
qualora vedesse la vittoria del SI, trasforebbe la Turchia non solo di
fatto ma anche formalmente in una vera e propria dittatura.
Ci vediamo l'8 marzo!
B.
--
Barbara Spinelli
Avvocata
Nessun commento:
Posta un commento