Prosegue
la lotta delle lavoratrici della Sodexo iniziata da oltre un mese, organizzata
dal Comitato di Donne, inserito nella rete “Non una di meno”.
Lo
sciopero dell’8 marzo ha mostrato all’interno dell’ospedale di Cisanello la
determinazione e il non farsi intimorire.
Oggi
le lavoratrici hanno tenuto una conferenza stampa davanti al pronto soccorso di
Cisanello, dove hanno esposto che:
·
lo stato di agitazione ha già messo in luce le criticità gravi
dell’organizzazione del lavoro, portando, per la prima volta in questi anni, le
capo-settori a presentarsi a lavoro anche il fine settimana – esattamente come
le altre lavoratrici;
·
tante lavoratrici stanno rifiutando di svolgere supplementari
obbligatori e di “coprire” buchi e turni all’ultimo momento. Il rifiuto
dell’aumento dei carichi di lavoro è totale e generalizzato: soltanto poche
colleghe ricattate ed illuse dall’azienda, stanno continuando a “massacrarsi”;
·
ieri a tre lavoratrici, tra cui la rappresentante sindacale e
della sicurezza di chi lavora,sono state notificate contestazioni disciplinari
da parte dell’azienda, così motivate: aver evidenziato agli uffici, fuori
dall’orario di lavoro, l’inadeguatezza del materiale di lavoro; aver indossato
degli indumenti raffiguranti un logo simile a quello aziendale con la parola: “Sciopexo
al poso di Sodexo”.
Dal comunicato stampa distribuito questa mattina:
“Noi
lavoratrici delle pulizie della Sodexo, impiegate nell’Azienda Ospedaliera
Pisana, è più di un mese che siamo in uno stato di agitazione contro le
vergognose condizioni in cui siamo costrette a lavorare. Dopo lo sciopero
dell’8 marzo che ha mostrato la determinazione del nostro comitato a ottenere
garanzie di sicurezza, salute e dignità per il nostro lavoro, stamani doveva
tenersi il secondo incontro con la Sodexo, nella procedura di raffreddamento
dello stato di agitazione.
La
Sodexo ha risposto invece con un attacco senza precedenti nei nostri confronti.
L’incontro
previsto per oggi è stato “rinviato a data da destinarsi”.
Nel
frattempo il nostro stato di agitazione ha prodotto l’attenzione della USL che
ha fatto un’ispezione verificando le gravi carenze che da tempo denunciamo. ...
Supplementari
usati sistematicamente per contratti da 3 ore il giorno, compilati di giorno in
giorno senza alcun rispetto delle nostre vite di lavoratrici, donne, madri. Lo
sciopero dell’8 marzo ha messo alla ribalta la nostra condizione e non
intendiamo fermarci proprio adesso!
Ieri
mattina sono state consegnate a tre lavoratrici, tra cui una nostra
Rappresentante Sindacale nonché Rappresentante delle condizioni di sicurezza,
delle contestazioni disciplinari. Questi provvedimenti sono stati rivolti alle
lavoratrici che hanno avuto il merito in questo stato di agitazione di “indossare
una maglietta con un logo simile a quello dell’azienda”. ...
Non
abbasseremo la testa proprio adesso che vediamo la nostra forza crescere. Ci
stiamo preparando per trasformare la nostra marea in burrasca, lo stato di
agitazione in sciopero permanente.”
LOTTARE OGGI PER NON SOFFRIRE DOMANI!
Pisa, 22 marzo
2017
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