14/01/22

Sanità Milano, la denuncia di una lavoratrice

Il mio reparto, nell’Istituto Tumori, è diventato reparto covid/sorveglianza. Al di la della terminologia che usano, di fatto siamo un reparto covid a tutti gli effetti con la differenza che siamo in una situazione di dover trattare con pazienti fragili e contagiati (x il momento con nessuno che deve essere ventilato o intubato) ma che non “possono” essere trasferiti in hub covid perché dicono che non se li prendono perché “non gravi” e quindi dobbiamo tenerli fino a quando non si negativizzano.

Stiamo lavorando senza protezioni – preparazione – ausili, o per meglio dire, grazie anche alle iniziative e proteste che come lavoratori stiamo mettendo in campo ogni giorno, ci stiamo attrezzando per tutelarci e tutelare.

Siamo in turno x 9/10 ore, in questo periodo siamo di fatto isolati, perché siamo “conciati” con tuta, visiera, calzari, ecc. e non possiamo uscire dalle stanze, se va bene, x 4/5 ore consecutive stiamo senza bere senza poter fare i bisogni fisiologici. Non possiamo uscire dal reparto ne andare in mensa, dobbiamo ordinarci il pasto, in pratica mangio qualcosa, ma alcuni di noi o mangiano d’asporto fuori o mangiamo un pasto unico a casa, perché stiamo cercando di ri/trovare un equilibrio all’interno di uno stress alle stelle; incazzature e rabbia uguali; paure e rischio di crollo sia fisico che mentale.

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