06/01/22

La lotta contro la repressione, contro la tortura, in difesa delle condizioni di vita di tutte le prigioniere politiche è parte centrale della lotta rivoluzionaria contro lo Stato borghese - Lettera aperta a NadiaLioce

Integrazione alla precedente lettera del 21/12/2021


Ciao Nadia

dopo aver appreso del rigetto del tuo ricorso abbiamo ripreso, nella campagna complessiva contro la repressione delle lotte delle lavoratrici, delle lotte sociali, delle immigrate, delle proletarie anche detenute, la parola d’ordine “Basta con la violenza di Stato sulle donne, difendere le condizioni di vita di tutte le prigioniere politiche!”.

Il 27 novembre, alla manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne a Roma, abbiamo portato anche la voce delle detenute in lotta che quest'anno hanno fatto lo sciopero l'8 marzo per la libertà, il diritto alla salute e alla genitorialità, e quella delle resistenti detenute del carcere di Torino che a dicembre hanno fatto un nuovo sciopero del carrello per rivendicare la liberazione anticipata anche per chi è sottoposto all’articolo 4 bis. Abbiamo detto: nessuna repressione delle donne proletarie in lotta e anche delle donne che si difendono dalla violenza maschile.

Così come siamo scese in piazza in vari momenti e iniziative in solidarietà con tutte le prigioniere politiche, sia a livello internazionale che nel nostro paese.

Perciò non potevamo tacere il fatto che sei ancora detenuta, dopo 16 anni, in 41 bis! Non è affatto una questione personale; la lotta contro la repressione, contro la tortura, in difesa delle condizioni di vita di tutte le prigioniere politiche rientra nella lotta più generale delle donne contro la violenza reazionaria di questo sistema capitalista ed è parte centrale della lotta rivoluzionaria contro lo Stato borghese.

Di tutto ciò abbiamo parlato anche in una recente assemblea nazionale delle donne/lavoratrici, e pensiamo sia giusto che tu ne sia informata, così come pensiamo che, come in altre occasioni, sia importante da parte tua informarci, farci arrivare denunce sulla situazione all'interno del carcere e che tu continui la battaglia perché essa dà forza alla nostra lotta.


Ti salutiamo e ti mandiamo a parte il nostro calendario 2022, sperando ti piaccia.


Le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario


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