Gravissimi episodi di violenza sessuale di gruppo sono accaduti nella notte di Capodanno a Milano contro alcune giovani circondate e bloccate in piazza Duomo da branchi di uomini per lo più migranti che le hanno aggredite, denudate, palpeggiate, molestate.
Le ragazze hanno chiesto più volte aiuto invano, gli agenti di polizia presenti in piazza, che per questo Stato borghese dovrebbero garantire la sicurezza delle strade e dei luoghi pubblici e delle persone, non sono affatto intervenuti tempestivamente, anzi si sono poi vergognosamente giustificati dicendo che inizialmente gli sembrava che si trattasse di giovani che scherzavano.
Dopo queste violenze di Milano, che hanno subito richiamato le violenze di massa successe a Colonia e in altre città della Germania nel 2016 a Capodanno contro decine e decine di donne, politici fascio-razzisti alla Salvini/Meloni e mass media asserviti non hanno perso tempo a strumentalizzare i fatti accaduti per attaccare gli immigrati in generale, spostando anche l’attenzione dalle violenze che ogni giorno contro le donne in questo paese vengono perpetrate dagli uomini italiani.
“Troppe aggressioni contro ragazze e donne, le ultime a Milano, per mano di stranieri che si sentono impuniti. Altro che integrazione, se siete stati educati così tornate pure da dove siete arrivati, voi e chi vi difende”, così Salvini su twitter.
“La situazione – ha strillato Giorgia Meloni – non è ulteriormente degenerata soltanto per l’intervento delle Forze dell’ordine. I filmati di quella notte sono sconvolgenti. Per le scene di violenza e per l’impunità ostentata dai predatori sessuali. Per cultura abituati alla sottomissione ed alla subalternità femminile…”
Ai tempi dei fatti di violenza di massa successi a Colonia come Mfpr scrivemmo “Le donne molestate, braccate, offese, stuprate diventano l'occasione per una guerra di civiltà (a parole) e di reazione fascista (nei fatti), come per una sporca battaglia politica della destra… A Colonia è avvenuto un fatto gravissimo, e in quelle dimensioni e forme nuovo. Che a Capodanno in alcuni paesi europei centinaia, migliaia di uomini, prevalentemente giovani, arrivino dai quartieri della periferia e calino nel centro delle cittadelle imperialiste per rubare, borseggiare, è già accaduto; avviene per esempio da anni nel cuore di Madrid, a puerta del Sol, dopo la mezzanotte quando tantissima gente sta nella piazza a festeggiare. Non sono profughi, sono nella maggioranza nativi di quei paesi, sono gli abitanti di quelle banlieues, che non stanno solo a Parigi, ma in ogni cittadella imperialista, emarginati, discriminati, poveri, che vedono nel Capodanno l'occasione per arraffare ciò che si può. Il problema che a Colonia a questo si è unita una bestiale caccia alle donne, le molestie/violenze sessuali di massa, le offese.
Ma tutti coloro che ora vogliono allontanare questi fatti da sè, dal rispettoso (verso le donne) occidente si guardino nello specchio.
A Colonia (ndr. e questo vale oggi anche per quanto successo a Milano) non sono andati in scena solo pratiche e concezioni patriarcali da "terzo mondo" verso le donne, ma queste trovano sempre più l'humus rafforzativo nelle aberranti concezioni di "uomini che odiano le donne" dei "moderni" paesi imperialisti. Trovano il maschilismo/sessismo imperialista dei "civili" uomini borghesi.
Si tratta di "figli" cresciuti in questo sistema sociale imperialista marcio e imbarbarito, che sempre più produce nella sua fase morente nei confronti delle donne un odio fascista che è causa di sempre più stupri e femminicidi nei bei paesi civili e nelle belle ed emancipate famiglie…
Personaggi e forze politiche da sempre attaccati ai tradizionali ruoli dettati dal patriarcato si scoprono improvvisamente convinti paladini della libertà femminile. E i fatti di Colonia rappresentano il perfetto coronamento di questa campagna... Mandando in scena una propaganda falsa sulle libertà delle donne nei paesi occidentali, una "libertà" sempre più pregna di "moderno medioevo" per le donne, di attacchi ai diritti e dignità delle donne, dall'Italia, alla Germania…".
A tutto questo che oggi si rispecchia anche nei fatti accaduti a Miano come donne rispondiamo: Non sono questi politicanti e personaggi beceri fascio-razzisti che possono difendere le donne!
Siamo al fianco delle ragazze molestate e violentate dal branco ma anche queste gravissime violenze mostrano che serve la ribellione delle donne, serve che donne si uniscano e si organizzino, serve la lotta/odio contro tutti gli uomini che odiano le donne, serve la lotta/odio di classe contro il governo e questo stato “civile” borghese con tutti i suoi apparati che diffondono a livello di massa, ideologicamente, politicamente, giuridicamente, attraverso i mass media... humus sessista, maschilista, moderno fascista contro le donne.
E come si vede ogni giorno e come mostra anche quanto accaduto non ci sono provvedimenti legislativi, scorte, vigilanze di Stato, polizia e forse dell’ordine che reggano…
Organizzarsi per rispondere alla guerra quotidiana contro le donne con la doppia guerra di classe quotidiana in ogni ambito ma ponendosi nella prospettiva necessaria e non rinviabile della lotta che deve avere come obiettivo il rovesciamento di questo sistema sociale che è la vera profonda causa della generale guerra contro la maggioranza delle donne in cui la violenza sessuale fino ai femminicidi costituisce il concentrato dell'odio contro di esse
Mfpr
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