Siamo per la vaccinazione di massa obbligatoria e gratuita perché la salute pubblica viene prima di ogni individualismo. Nessuna libertà personale è accettabile quando mette in gioco la salute collettiva.
E quando parliamo di salute pubblica parliamo della salute di tutta l’umanità e dell’ambiente in cui vive. In Africa, in India, in America latina le donne proletarie lottano, e giustamente, per avere accesso alla vaccinazione, al diritto di aborto, alla salute. Diritti che vengono loro negati dai rispettivi stati borghesi asserviti agli interessi dell’imperialismo.
Siamo quindi decisamente contro le posizioni di chi rifiuta di vaccinarsi, mettendo a rischio la salute delle altre lavoratrici. La difesa del 'proprio io' è menefreghismo della condizione e della necessaria, unitaria, battaglia di classe.
Un conto è il green
pass, che in teoria poteva servire come strumento di tracciamento e
controllo dell’epidemia, ma per come è stato concepito si è
rivelato farlocco a tale scopo e funzionale all’interesse del
capitale di “convivere con il virus” per riaprire immediatamente
le attività produttive a scapito della salute pubblica, un conto è
la vaccinazione obbligatoria di massa e dpi gratuiti per tutti e
tutte.
E’ la borghesia e il suo Stato che nella gestione dei
vaccini fa figli e figliastri!
E’ la borghesia e il suo Stato che dopo decenni di tagli alla sanità ha trasformato la pandemia in strage e oggi, dopo 2 anni di crisi sanitaria e milioni di euro all’”economia” = ai padroni per continuare e aumentare i loro profitti, continuano a tagliare i posti di lavoro soprattutto delle donne; continuano a aggravare la sanità pubblica, cosicché vaccinati o non vaccinati, positivi o negativi, se non hanno i soldi per curarsi e/o per mangiare possono crepare.
PS. E' inconcepibile che quelle e quelli che si definiscono compagni possano pensare di rovesciare questo sistema contro l’interesse delle masse ad una salute pubblica, sociale, collettiva.
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