12/03/15

Lettera di Ivana Hoffmann, combattente comunista internazionalista tedesca caduta a Kobane


“Cari compagni, caro partito,
Non riesco oramai a distinguere i colori più belli l’uno dall’altro; non sento più il vento della città sulla mia pelle, il canto degli uccelli suona sempre più come richiesta di libertà. Ho preso una decisione, ho vissuto con questi pensieri nella mia mente per giorni e notti, e oggi è il giorno in cui farò questo passo in accordo con la mia volontà, che sento forte come la corrente del Tigri e dell’Eufrate. Voglio essere parte della rivoluzione in Rojava, voglio crescere; in questi sei mesi, voglio conoscere questa lotta che unisce tutti i popoli oppressi e soprattutto, voglio difendere la rivoluzione in Rojava con la mia vita, se necessario. So quello che mi aspetta e conosco l’importanza di questa lotta. Incontrerò difficoltà davanti a me, mi renderò conto di che tipo di caratteristiche del capitalismo porto ancora dentro di me, ma le reprimerò e le combatterò. Scoprirò cosa si prova a tenere un’arma in mano e lottare per la rivoluzione, contro l’imperialismo. Proverò una vita diversa, più intensa e più ordinata. Forse incontrerò i miei limiti e cadrò all’indietro, ma non rinuncerò mai al mio spirito per combattere e andare avanti.
Nulla mi trattiene qui ancora. Non posso stare a guardare mentre le mie sorelle, fratelli, amici, madri, padri, compagni lottano per la libertà, per l’indipendenza dal capitalismo. Rappresenterò l’internazionalismo del partito e diventerò parte del movimento armato organizzato. Quando tornerò, diffonderò fra i miei compagni e il mio ambiente lo spirito di lotta e il potere della volontà; sarò come le più belle canzoni e lancerò un incantesimo su tutti. Divento una guerrigliera piena di altruismo e di speranza.
Viva il nostro partito.
Viva la rivoluzione.
Viva il socialismo.
La vostra compagna, Ivana Hoffmann ”

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