Come Eleanor Marx ha cambiato il mondo
Un articolo di Rachel Holmes (traduzione di Maurizio Acerbo)
Eleanor sfidò il mondo per verificare ciò che aveva imparato da Marx e Engels nel focolare domestico. Rachel Holmes è autrice di “Eleanor Marx: A Life”, una nuova biografia della figlia prediletta di Karl Marx uscita di recente in Gran Bretagna. In italiano è disponibile una biografia di Eleonor Marx pubblicata da Einaudi in due volumi tra il 1977 e il 1980. Quella di Eleonor è una storia davvero interessante e appassionante, esaltante e tragica (Eleanor si suicidò per amore). Da notarsi che la Holmes nello spiegare l’importanza di Eleanor Marx nella storia della Gran Bretagna implicitamente illumina in maniera diversa dalla vulgata dominante del Libro Nero la storia del socialismo e del comunismo ricordandoci che gran parte delle conquiste di libertà e dignità del Novecento sono figlie del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori di cui il marxismo è stata la principale corrente. La stessa democrazia non è piovuta dal cielo né è stata elargita dalle classi dirigenti capitalistiche ma è stata una conquista delle classi lavoratrici, delle loro lotte e delle organizzazioni che crearono per portarle avanti. La Holmes ci ricorda da dove vengono le libertà e i diritti di cui abbiamo goduto e che non perdere la memoria serve anche per evitare di perderli. Fa piacere sapere che il nuovo quartier generale di uno dei più grandi sindacati britannici è stato intitolato alla eroica figlia di Karl Marx! (M.A.)
Eleanor Marx ha cambiato il mondo e, nel
farlo, ha rivoluzionato se stessa. Internazionalista, socialista,
femminista, sindacalista – ho sentito il dovere di scrivere di un grande
eroe storico britannico perché lei è così rilevante.
Nata nel 1855 in una soffitta di poveri
esuli politici, l’arrivo di Eleanor fu deludente per suo padre filosofo.
Voleva un ragazzo. Ma al suo primo compleanno era la sua preferita.
Soprannominata Tussy, per rima, dissero i suoi genitori, con pussy non fussy, i gatti che lei adorava, schizzinosa non lo era. Amava Shakespeare, Ibsen, entrambi gli Shelley,
la buona poesia, i giochi di parolacce e lo champagne (beh, German
Sekt), quella che lei descriveva come la sua idea di felicità.
Eleanor sfidò il mondo per verificare ciò che aveva imparato da Marx e Engels nel focolare domestico. Tussy e il Capitale sono
cresciuti insieme; suo padre scrisse il primo volume nel corso del
primo decennio della sua vita. Ha trascorso la sua vita adulta editando
questo capolavoro che ha cambiato il mondo e altri dei suoi manoscritti
seminali. Se Marx ed Engels erano la teoria, Eleanor era la pratica. La
sua ricerca per “Andare avanti!”, per viverla, presto
la portò in nuovi mondi, tra cui i circoli artistici della prima
Bloomsbury bohemien. Fece da pioniera dell’ibsenismo in Gran Bretagna,
fu la prima a tradurre Madame Bovary di Flaubert in inglese e
fu la prima biografa di suo padre. Le biografie successive di Marx e di
Engels attinsero dal suo lavoro.
Eleanor conobbe una Gran Bretagna che
non era ancora una democrazia elettorale. Gli uomini della classe
operaia, tutte le donne e i poveri erano privi dei diritti civili e
politici. Eric Hobsbawm ha osservato che negli anni ‘60 e ‘70
dell’Ottocento i socialisti autoctoni potevano comodamente stare tutti
in una sala piuttosto piccola. Lei li portò sulle strade e sulla scena
politica. Fu uno dei primi e più importanti leader del nuovo
sindacalismo, portando il femminismo nel cuore del movimento. E “la
nostra vecchia fuochista” e “nostra madre”, come fu soprannominata dai
lavoratori, fu il più richiesto oratore popolare della Gran Bretagna .
Eleanor diceva spesso, “Ho ereditato il
naso di mio padre … e non il suo genio.” Gli amici non erano d’accordo.
Lei certamente ereditò il suo genio. La sua disgrazia è stato il suo
sesso non il naso. Nata nella Gran Bretagna vittoriana, non ebbe il
diritto all’istruzione, le fu impedito l’accesso all’università, al voto
e al parlamento, alla maggior parte delle professioni e al controllo
del proprio corpo.
Fondamentalmente, Eleanor fu la madre
del femminismo socialista. La riforma del suffragio per le donne della
borghesia nella società capitalista esistente non riusciva a affrontare
“il dibattito sull’atteggiamento della socialdemocrazia verso le donne
che lavorano”. Invece, lei “propose di affrontare la questione sessuale
dal punto di vista della classe operaia e della lotta di classe”. La sua
filosofia del femminismo-socialista è stata riassunta in “La Questione
della Donna: da un punto di vista socialista”. Comprendere il ruolo
dell’economia nella società umana era essenziale per la felicità umana..
Lei aveva scoperto che per le donne l’elemento più importante era il
lavoro.
Nel 1889 Eleanor Marx e Will Thorne lanciarono la National Union of Gas Workers and General Labourers of Great Britain and Ireland chiedendo
di ridurre la giornata lavorativa da 12 a 8 ore, stabilire tariffe
doppie per gli straordinari domenicali e coinvolgere le donne in tutti
gli aspetti dell’adesione e della leadership sindacale. Thorne, che
divenne il primo segretario generale del TUC, osservò, “Strano a dirsi,
gli storici difficilmente notarono la rivoluzione abbiamo realizzato”.
Quest’anno la GMB – diretta discendente dei Gasworkers di Eleanor –
festeggia il suo 125 ° anniversario. Nel mese di dicembre, sto andando a
inaugurare il suo nuovo quartier generale: la “Eleanor Marx House”. Gli
iscritti alla GMB attuale sono 631.000. Confrontateli che con i 388.000
iscritti complessivi dei partiti conservatore, laburista, Lib Dem e
Verdi nel mese di settembre 2014, e i 114.000 dei partiti nazionalisti.
L’eredità di changemaking di Eleanor è ancora attiva nella vita
di milioni di lavoratori britannici. La brillante e temibile Frances
O’Grady è la prima donna Segretario Generale della TUC; unattestato a Eleanor che tuttavia sarebbe costernata per il fatto che ci sia voluto così tanto tempo.
Involontariamente, durante il lungo
viaggio dello scrivere la sua storia, mi sono ritrovata a vivere in
terreni sempre più familiari. La crisi finanziaria ha indotto a una
rinnovata analisi della struttura del capitalismo; nuovi movimenti per
la democrazia sociale, in particolare in Medio Oriente, pongono domande
su rivoluzioni democratiche; la cosiddetta guerra al terrore ha
provocato la rivalutazione dei valori dell’internazionalismo e dei
diritti umani universali; e la nuova rivoluzione tecnologica nei media e
la globalizzazione hanno gonfiato la marea della quarta ondata del femminismo.
Molte delle libertà e dei benefici della
moderna democrazia britannica sono un risultato diretto del lavoro di
Eleanor Marx e di uomini e donne come lei. La giornata di otto ore. La
messa al bando del lavoro minorile. L’accesso alla parità di istruzione.
La libertà di espressione. I sindacati. Il suffragio universale.
La rappresentanza parlamentare selezionata democraticamente, a
prescindere da classe, religione, sesso o etnia. Il femminismo. Vivere
con Eleanor per un po’ significa avere l’opportunità di ricordare come
siamo arrivati qui, da dove vengono le libertà di cui godiamo. E a quale
prezzo le lasciamo andare.
articolo originale: http://www.newstatesman.com/culture/2014/11/how-eleanor-marx-changed-world
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