ANCHE IO FACCIO LO SCIOPERO DELLE DONNE IL 25 NOVEMBRE!
- Perché tante mie sorelle, figlie, madri, amiche vengono uccise quasi ogni giorno dagli uomini che odiano le donne – perché la prossima potrei essere io
- Perché sono stata violentata, umiliata, denigrata e sono stanca di farmene una colpa, di provare vergogna per questo, ma ora voglio ribellarmi
- Perché mi ha detto che mi ama, ma non è vero, mi vuole schiava, sua proprietà nella “sacra famiglia”, perché quando decido di alzare la testa mi ammazza di botte
- Perché quando ho chiesto aiuto alle forze dell’ordine per me o per le altre, mi hanno detto di sopportare o di farmi i fatti miei. E, allora, il 25 novembre mi farò i “fatti miei” insieme a tutte le donne che saranno al mio fianco!
- Perché sono stata violentata e uccisa una seconda volta dalle sentenze pro-stupratori e quelli che hanno stuprato o ucciso sono protetti da questa società
- Perchè questo Stato, questi governi non sono la soluzione ma sono la causa dei femminicidi e stupri e le loro leggi diventano solo catene di controllo, di repressione che soffoca le nostre vite
- Perché voglio decidere della mia vita in libertà
- Perché quando la sera esco stanca dal lavoro, non posso riposarmi, devo badare alla famiglia
- Perché anche se mi maltratta non ho i mezzi economici, non ho casa per sfuggire al suo odio
- Perché i tagli ai servizi sociali, tagliano prima di tutto la libertà di noi donne
- Perché siamo noi donne per prime a pagare la crisi, con lavori sempre più precari e sottopagati
- Perché noi donne lavoriamo come e più degli uomini ma il nostro salario è più basso
- Perché siamo stufe di essere discriminate sul lavoro, subire anche molestie sessuali da padroni e capi
- Perché non vogliamo più doverci sottoporre ad indagini nelle assunzioni sulla nostra condizione matrimoniale, di maternità, di orientamento sessuale, ed essere anche licenziate per questo
- Perché, pur essendo disoccupata, mi ammazzo di lavoro dentro le mura di casa e il 25 novembre non voglio far niente, solo ribellarmi, fuori dalle mura, con le altre donne
- Perché non sono una “supplente dello Stato”, che mi costringe al doppio lavoro, tagliando le spese sanitarie, gli asili nido, l’assistenza agli anziani e ai disabili e che invece di riconoscere questo lavoro mi allunga la pensione
- Perché noi ragazze siamo arrabbiate per le offese, molestie sessuali, anche solo verbali o virtuali, a scuola, per le strade, nei locali, perché noi non vogliamo avere paura e vogliamo vivere liberamente la nostra sessualità
- Perché quando dico no è NO!
- Perché solo la nostra lotta, delle donne contro gli uomini che odiano le donne, contro i padroni, lo Stato, il governo, le istituzioni che odiano le donne, che non ci difendono, che attaccano le nostre condizioni di vita e ci opprimono ancora di più, è l’unica strada per il nostro futuro
PER TUTTO QUESTO E ALTRO
…anche io faccio lo SCIOPERO DELLE DONNE il 25 novembre
Per aderire scrivere a anchioscioperodonne@inventati.org
***
Prime adesioni
Nicoletta Salvi – libera professionista, Michela Angiolillo (Roma), Nicoletta Gazzea (Roma), Claudia Marcolini (Milano), Elvira Pignataro (Roma), Ilaria Bracaglia (Roma), Denise Bruni – studentessa (Roma), Benedetti Silva – operaia (Modena), Rosa Virtù – ass. educatrice (Roma), Selene Bruni – studentessa (Roma), Ilenia Argento – docente precaria (Milano), Layla Buzzi – maestra precaria (MO), Daria – impiegata (Roma), Anna Gaudiano – educatrice (BO), Luigia De Biasi – operaia (AQ), Claudia Conciatori – disoccupata (Ferrara), Manuela Cibellis – educatrice (Pavia), Licia Fucina – educatrice (Brescia), Ciaccheri Angela (Firenze), Luciana – donne 100 celle e dintorni, Maria Luisa Cicero (mamma No Muos), Centro Donne Lilith (Latina), Anna Maria Meloni, Paola Francucci, Valentina Maritati – Nardò (Lecce), Paola Maritati – volontaria USB, dirigente SEL – Nardò (Lecce), Debora D’Alessio – precaria, Paolina Perma – rappresentante nazionale Cobas PT – CUB/USB), Di Maida Carola – USB (Milano), Franca Abategio (Roma), Rita Annarumma, Lavoratrici precarie asili (Bologna), movimento femminista proletario rivoluzionario, Maria Lupi – femminista (Torino), Nadia Cario (Padova), Lavoratrici Pulizie Scuole Statali Taranto, Operaie Forestali ARIF Puglia, Precarie Coop Sociali dello Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo, Comitato per i diritti civili delle prostitute, Collettivo Donne Contro (Roma), Associazione Femminile di Volontariato x conoscere x fare a Guspini (Sardegna), U.S.I. – Unione Sindacale Italiana, Slai Cobas per il sindacato di classe, Alessia D'Innocenzo - studentessa (Bologna), Lavoratrici SLAI Cobas per il sindacato di classe-Policlinico Palermo, Nadia Furnari, Associazione Antimafie “Rita Atria”, SISA - SINDACATO INDIPENDENTE SCUOLA E AMBIENTE
da FB
Maddalena Celano (Roma), Angela Notav Bucci (Roma), Mimosa Sfitziosa (Cuneo), Milly Mia (Brindisi), Jelena Lo Coco, Kattyd Debora Martucci, Alessandra Costantino, Assunta Di Giovanni, Damiana Novellino Puglia, Amantia Martinelli, Nawra Vandelia, Claudia Digirolamo, Caterina Lo Iacono, Roberta Orlando, Mimosa Sfitziosa, Giorgia Geraci, Daniela Artemisia Benicchi, Antonella Primula Daonensis, Roberta Pompili, Donatella Anello
Alcuni messaggi
Come donna, come attivista, come essere umano… aderisco allo sciopero delle donne del 25 novembre. Grazie per aver sintetizzato in maniera chiara il senso del 25 novembre.
Nadia Furnari
Sono Alessia D'Innocenzo. Una studentessa di Scienze Storiche di Bologna che sta preparando una tesi in Storia delle donne e di genere. Ho partecipato all'assemblea cittadina martedì sera.
Vorrei invitare questo comitato, tutte le donne coinvolte e le associazioni che lo promuovono ad espandere la notizia, quantomeno relativa allo sciopero in sè, alle studentesse universitarie.
Direi che il 25 Novembre è una data-evento sconosciuto a molte delle mie colleghe.
Quindi direi di promuovere lo sciopero anche nelle aule universitarie. Potrei fare del volantinaggio. Sono a disposizione per qualunque cosa"
GRAZIE COMPAGNE! ottima lettura e programma dello sciiopero Slai condiviso
pienamente anche in rete
Collettivo Donne Contro - Roma
L’Associazione Antimafie “Rita Atria” aderisce con convinzione allo sciopero delle donne
Perché la lotta alla mafia non può prescindere dal diritto all'esistenza.
Perché la lotta alla mafia non è esercizio retorico di "ricordo" ma è analisi e studio dei fenomeni che portano al controllo sociale e politico.
La lotta alla mafia è saper assumere posizioni politiche in un mondo di cerchiobbotisti che hanno paura di schierarsi per mera opportunità politica.
Per questo e tanto altro (scritto nella nostra storia quasi ventennale), aderiamo allo sciopero delle donne.
per l'associazione, Nadia Furnari - Direttivo nazionale
da FB
Maddalena Celano (Roma), Angela Notav Bucci (Roma), Mimosa Sfitziosa (Cuneo), Milly Mia (Brindisi), Jelena Lo Coco, Kattyd Debora Martucci, Alessandra Costantino, Assunta Di Giovanni, Damiana Novellino Puglia, Amantia Martinelli, Nawra Vandelia, Claudia Digirolamo, Caterina Lo Iacono, Roberta Orlando, Mimosa Sfitziosa, Giorgia Geraci, Daniela Artemisia Benicchi, Antonella Primula Daonensis, Roberta Pompili, Donatella Anello
Alcuni messaggi
Come donna, come attivista, come essere umano… aderisco allo sciopero delle donne del 25 novembre. Grazie per aver sintetizzato in maniera chiara il senso del 25 novembre.
Nadia Furnari
Sono Alessia D'Innocenzo. Una studentessa di Scienze Storiche di Bologna che sta preparando una tesi in Storia delle donne e di genere. Ho partecipato all'assemblea cittadina martedì sera.
Vorrei invitare questo comitato, tutte le donne coinvolte e le associazioni che lo promuovono ad espandere la notizia, quantomeno relativa allo sciopero in sè, alle studentesse universitarie.
Direi che il 25 Novembre è una data-evento sconosciuto a molte delle mie colleghe.
Quindi direi di promuovere lo sciopero anche nelle aule universitarie. Potrei fare del volantinaggio. Sono a disposizione per qualunque cosa"
GRAZIE COMPAGNE! ottima lettura e programma dello sciiopero Slai condiviso
pienamente anche in rete
Collettivo Donne Contro - Roma
L’Associazione Antimafie “Rita Atria” aderisce con convinzione allo sciopero delle donne
Perché la lotta alla mafia non può prescindere dal diritto all'esistenza.
Perché la lotta alla mafia non è esercizio retorico di "ricordo" ma è analisi e studio dei fenomeni che portano al controllo sociale e politico.
La lotta alla mafia è saper assumere posizioni politiche in un mondo di cerchiobbotisti che hanno paura di schierarsi per mera opportunità politica.
Per questo e tanto altro (scritto nella nostra storia quasi ventennale), aderiamo allo sciopero delle donne.
per l'associazione, Nadia Furnari - Direttivo nazionale
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