20/11/23

NON IN NOME DI GIULIA! "Chi educa chi?" - I responsabili dei femminicidi vogliono "educare"...

Meloni, Valditara, Roccella, quelli che hanno fatto della scuola un luogo di cultura militaresca, con esercito, finanzieri a fare lezioni, una sottocultura fascista, guerrafondaia che inevitabilmente inculca nei ragazzi idee di sopraffazione, maschilismo, concezioni razziste verso i popoli; quelli che fanno della scuola il luogo di formazione dei ragazzi ad essere un domani sfruttati nelle aziende e anche morire, già oggi; quelli che creano una condizione pratica, politica, ideologica per cui le donne - quindi il futuro delle ragazze - devono principalmente fare figli, pensare alla famiglia; quelli che dicono che le ragazze stuprate se la "sono cercata", che i "bravi ragazzi" figli di papà sono innocenti o al massimo fanno "bravate"; quelli che ogni giorno fanno provvedimenti che colpiscono le donne e le rendono sempre più oppresse, discriminate sul lavoro, subordinate... Questi, la scuola di ora, dovrebbe educare i giovani ad una "cultura" contro la violenza sulle donne!? Ma chi dovrebbe educare chi?
E anche la Schlein in modo vergognoso si unisce al coro, e allunga la mano alla Meloni, usando il dolore per l'ultimo femminicidio di Giulia.

Non facciamoci ingannare. Meloni e ministri useranno l'ipocrisia, ma dietro ci saranno solo misure repressive, più polizia che non cambiano la realtà della violenza sessuale, anzi l'accompagnano, peggiorando la situazione delle tante, troppe ragazze, donne che rischiano la vita.   
Il governo e i suoi collaboratori, "esperti" non devono mettere piede nelle scuole!
Sono le studentesse, prima di tutto, gli studenti che devono autogestirsi, autorganizzare le assemblee, pretendere il diritto alle assemblee  

NON IN NOSTRO NOME! IL 25 NOVEMBRE E OGNI GIORNO GRIDIAMOLO FORTE!

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