19/11/23

BELLA, COMBATTIVA, ARRABBIATA, DETERMINATA MANIFESTAZIONE PER LA PALESTINA DI MILANO. Intervento del MFPR - Foto, report dei compagni di proletari comunisti

quì il video dell'intero corteo

https://fb.watch/opDKYTv-KJ/

Un corteo che nonostante il divieto di manifestare in centro, e relegato in periferia nord/ovest, ha visto ancora una volta una marea di palestinesi, arabi, italiani solidali con la lotta/Resistenza del popolo palestinese.

Forte la denuncia della complicità del governo Meloni che sostiene il genocidio che Israele sta perpetrando da 43 giorni a Gaza come in Cisgiordania. Così come la vergogna dei giornalisti italiani che rilanciano la narrazione, o meglio le veline governative, di criminalizzazione del popolo palestinese e delle sue organizzazioni politiche militanti








Una manifestazione dove le compagne dell'Mfpr hanno portato la solidarietà e vicinanza alla lotta del popolo palestinese e delle sue combattive donne/sorelle, ben accolto e condiviso dalle donne/ragazze arabe/palestinesi. E come è successo a fine corteo quando, giustamente, una rappresentante della comunità palestinese ha denunciato  la latitanza delle femministe, che parlano della violenza sulle donne verso il 25 novembre, ma che ancora non hanno detto nulla sulla violenza di Israele verso le donne palestinesi, una compagna dell'mfpr e salita sul camion spiegando l'umile e continuo lavoro, dai posti di lavoro ai mercati alle manifestazioni, per portare a Roma la parola d'ordine "siamo tutte palestinesi", ricevendo un sentito e caloroso applauso e la prospettiva di iniziative comuni.

E come sempre il piano di depotenziare la manifestazione si è trasformato in un boomerang per la questura. Infatti lungo il percorso sono state esposte le bandiere di Palestina o applausi, con automobilisti bloccati che anziché essere arrabbiati sono scesi dalle macchine e si sono messi ad applaudire e suonare i clacson

Forte più delle altre volte è risuonato il grido di denuncia della complicità del governo Meloni

così come la solidarietà internazionalista

anche dal Kashmir coi quali si è parlato del sistema fascista/indutva di Modi e della guerra popolare in India

A conclusione della manifestazione l'appello a non fermarsi e a sabato prossimo.

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