15/11/23

Ecco come il governo prepara il 25 novembre - "aiuti" alle donne solo se fanno 2/3 figli

Imporre alle donne di fare più figli, pesarle secondo il numero di figli che hanno; premiarle (come ai tempi di Mussolini) se sono prolifere, è violenza contro le donne! Una campagna fatta a 360°, con Meloni e ministri autori e attori, Tv e giornali al loro servizio, e padroni che reclamano "braccia fresche da sfruttare"; una campagna politica, ideologica ricattatoria, ma via via fatta di provvedimenti concreti che per imporsi legano qualche miseria di aiuti, bonus - e molto meno miseri sgravi ai padroni - al fare più figli. Una campagna che di fatto porta avanti una distinzione morale ma con conseguenze pratiche, per cui chi fa figli è buona, chi non fa figli è brutta, da discriminare, da scartare, da immiserire sempre più. 
Come non vedere che tutto questo produce inevitabilmente, coscientemente da parte del governo Meloni, una considerazione delle donne soprattutto come "macchine per la riproduzione", subordinate alla marcia ideologia di "Dio, patria, famiglia", in chiave moderno fascista? Come non legare questa considerazione delle donne all'aumento delle violenze sessuali, femminicidi, frutto comunque, al di là di chi li fa, di un'ideologia fascista per cui le donne sono di serie B, che non possono decidere, di proprietà del maschio, della famiglia?
E questo stesso governo, questi stessi schifosi ministri ci verranno a dire il 25 novembre che sono con le donne contro la violenza sessuale, con la Meloni che riproporrà il grottesco slogan: "Io sono donna, sono italiana, sono cristiana, sono madre"!?
Ma che il 25 novembre sia un "pericoloso" grido delle donne a tutto questo! 
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la famiglia ideale
"La manovra economica che questo governo sta facendo prevede aiuti per chi ha due figli. 
Uno di questi è il bonus mamme, l’esonero contributivo fino a 3.000 euro annuo in favore delle lavoratrici madri con almeno 2 figli". Ma questo esonero vale solo per un anno
"il taglio del cuneo fiscale avverrà fino a dieci anni del figlio più piccolo per le madri con due figli e fino a 18 anni per il figlio più piccolo per le madri con 3 o più figli"  
"Aumento dell'Assegno unico, a partire dal secondo figlio"
"Asilo nido dal secondo figlio "gratis", ma solo se hai un altro figlio sotto i sei anni e vale solo per un anno, il 2024; mentre restano uguali le rette per il primo figlio che sono mediamente minimo 260 euro al mese
"Si introduce un ulteriore mese di congedo parentale retribuito all'80 per cento", che diminuisce al 60% nel secondo mese e al 30% per i 7 mesi successivi.
Per i padroni invece gli "aiuti" sono molto più consistenti: è prevista una deduzione del 130% se si assume a tempo indeterminato una donna con minimo due figli minori.
Il paradosso - ma non tanto..., - è che, dati istat, è il primo figlio che viene a costare di più, il triplo. "La spesa media mensile di una giovane coppia cresce di 414 euro al mese con l’arrivo del primo figlio. Si aggiungono altri 172 euro al mese con il secondo figlio. Quindi, fare un figlio aumenta del 14,6% i costi di una famiglia, invece avere due figli incide per circa un terzo sul budget mensile". 
Questo viene utilizzato per dire che conviene "solo se dopo il primo figlio viene fatto il secondo"!
Questa campagna per la natalità, oppressiva, ricattatoria è nello stesso tempo oscenamente ipocrita, visto che dopo che fai i figli, a parte questa elemosina di bonus, temporanei, poi sono fatti tuoi, per la salute, lo studio, il mangiare, ecc. ecc. 
E i fatti sono gli aumenti altissimi di ogni cosa, che porta le famiglie proletarie a rinunciare al necessario 
"La spesa si è abbassata maggiormente in settori come abbigliamento e calzature, in calo del 22%, c'è una contrazione nei consumi legati ai trasporti (-20%) e delle spese in mobili e articoli per la casa (-16%), ma anche all’istruzione (-19%) e alla salute (-17%).

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