Gli ipocriti rappresentanti dei governi borghesi, compreso il governo italiano, che si riuniscono a Catania il 22 giugno per il loro G20 su lavoro e istruzione non discuteranno nè decideranno affatto per gli interessi delle lavoratrici, delle donne proletarie SFRUTTATE E OPPRESSE OGNI GIORNO SEMPRE PIU' PESANTEMENTE E ANCOR DI PIU' NELLA PANDEMIA.
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1) "Nel 2014 i leader del G20 riuniti a Brisbane si sono impegnati a ridurre del 25% la
disparità di genere nei tassi di partecipazione al mercato del lavoro entro il 2025,
con l’obiettivo di inserire 100 milioni di donne nel mercato del lavoro, aumentare la
crescita globale, ridurre la povertà e la disuguaglianza1
, nonché contrastare la
contrazione della forza lavoro nei Paesi caratterizzati dall’invecchiamento
demografico2
.
Nel definire la propria agenda, l’Italia ha tenuto conto degli ulteriori sforzi compiuti
dai Paesi del G20 per raggiungere la piena parità tra i due sessi nella società e
nell’economia..." (dal documento del G20 sulle donne "Più posti di lavoro, migliori condizioni e parità di
retribuzione per le donne: intensificare gli sforzi per
raggiungere l’obiettivo di Brisbane")
Secondo il Global Gender Gap Report 2021 del World Economic Forum l'impatto della pandemia COVID-19 continua a farsi sentire, la chiusura del divario di genere globale è aumentata di una generazione da 99,5 anni a 135,6 anni. L'organizzazione, che riunisce l'élite globale nella svizzera Davos ogni anno, aveva scoperto nel suo precedente rapporto, pubblicato nel dicembre 2019 proprio prima della pandemia, che la parità di genere in una serie di settori sarebbe stata raggiunta entro 99,5 anni. Ma il rapporto di quest'anno mostra che il mondo non è sulla buona strada per colmare il divario di genere per altri 135,6 anni. "Un'altra generazione di donne dovrà aspettare la parità di genere"
Quali sarebbero gli ulteriori sforzi compiuti dai Paesi del G20 per raggiungere la piena parità tra i due sessi nella società e nell’economia..." di cui avrebbe tenuto conto il governo italiano???
Se guardiamo proprio all'Italia, a febbraio 2020, l’ISTAT ha pubblicato i dati riferiti al dicembre 2020 su persone occupate, disoccupate e inattive. In numeri assoluti si parla di 101mila persone occupate in meno nell’ultimo mese del 2020 rispetto a novembre: di queste, 99mila sono donne!!!
2) "Nel 2018, in Argentina, i leader e i Ministri del Lavoro e
dell’Occupazione hanno riconosciuto l’importanza della parità di genere per la
crescita economica e lo sviluppo sostenibile e si sono impegnati a promuovere sia
l’accesso delle donne ai ruoli di leadership nei processi decisionali, sia la loro
partecipazione all’economia digitale e ai settori legati alle discipline STEM..." (dal documento del G20 sulle donne)
Accesso delle donne nei ruoli di leadership??? Quali donne, quelle delle classi borghesi, più ricche!? mentre le donne proletarie, le donne delle masse povere versano in una pesantissima condizione di miseria e disoccupazione, in Argentina nel primo trimestre del 2020 il tasso di disoccupazione è salito dal 10,4 al 15,5 per cento. Ad avere più difficoltà in questo periodo particolare, aggiunge lo studio della Uca, sono le donne e i giovani. Nel primo trimestre dell’anno in corso, il tasso di disoccupazione delle donne è stato dello 0,8 per cento più alto rispetto alla media generale. Per gli uomini, invece, uno 0,7 per cento al di sotto.
3) "... Più
recentemente, i Ministri del Lavoro del G20 hanno convenuto che le donne sono state
colpite in modo sproporzionato dalla pandemia di Covid-19, riconoscendo il loro ruolo
di potenziale motore della ripresa economica dopo la crisi COVID" (dal documento del G20 sulle donne)
Il ruolo produttivo/riproduttivo delle donne in questa società capitalista e imperialista è sempre al centro dell'ideologia dominante borghese con tutte le conseguenze pratiche in termini di politiche finalizzate al potenziamento della conciliazione lavoro/famiglia, volte a perpetuare, mantenere, conservare questo ruolo per le donne che non deve essere messo in discussione ma che appunto per i padroni del mondo è potenzialità per la LORO ripresa economica, per i loro interessi di classe
"Pertanto, una delle priorità politiche durante la ripresa sarà riprendere, con elementi
migliorativi, la strada dell’incremento della partecipazione delle donne al mercato del
lavoro..." mentre la realtà dei fatti è che milioni di donne, operaie, precarie, migranti nel mondo nella lunga fase di profonda crisi economica, amplificata dalla pandemia, sono state escluse da padroni e governi al loro servizio dal loro "mercato del lavoro", le prime ad essere licenziate, iper precarizzate, discriminate, ricacciate a casa, quella casa in cui in tante vengono uccise.
4) "... Al contempo, occorre creare un
ambiente più favorevole alla promozione e all’espansione dell’iniziativa
imprenditoriale femminile, anche garantendo la parità di accesso alla consulenza
professionale e al credito per start-up e imprese." (dal documento del G20 sulle donne)
Il lavoro per le donne ricche, le donne della propria classe, a queso mira la borghesia al potere "promozione e all’espansione dell’iniziativa imprenditoriale femminile", per continuare a saziarsi di profitto ma solo sulla pelle e sul sangue delle operaie e degli operai a suon di più sfruttamento, produttività, flessibilità, senza sicurezza perchè è il profitto che comanda in questa società capitalista!
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Continueremo a lottare contro il vostro sistema del Capitale che fa della doppia oppressione della maggioranza delle donne una sua base e che per questo non può essere riformato ma solo rovesciato!
TUTTA LA NOSTRA VITA DEVE DAVVERO CAMBIARE!
Lavoratrici Slai Cobas sc e Mfpr
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