17 maggio Sciopero della scuola! Per
forti aumenti salariali, contro la precarietà e contro la scuola/regime!
L’ultimo contratto di lavoro nazionale della scuola, triennio 2016-2018,
firmato ad aprile 2018 e firmato dopo ben dieci anni e ora già scaduto, è stato
un bluff dal punto di vista fondamentalmente del salario delle lavoratrici e
dei lavoratori Docenti e Ata e dei diritti delle migliaia dei precari ad un
lavoro stabile.
Questo blocco imposto
al contratto ha significato la perdita secca di migliaia di euro di salario per
tutte le lavoratrici e i lavoratori che sono circa un milione nel nostro paese.
Adesso il governo Di Maio/Salvini ci riprova! In vista delle prossime
elezioni europee cerca, con promesse da inganna-popolo, di smontare lo sciopero
che era stato organizzato oltre che dai sindacati di base anche da Cgil Cisl
Uil, anche contro la regionalizzazione
fascio-leghista dell’istruzione.
I confederali venduti e sempre più servi del sistema dei padroni, organici
al sistema del capitale, hanno accettato l’invito del governo dopo l’annuncio
dello sciopero e hanno detto subito sì alle promesse del “Presidente del
consiglio” Conte revocando immediatamente lo sciopero.
Come se le promesse fatte al
“tavolo” su aumento di salari, soluzione
al precariato, freno alla regionalizzazione potessero avere una qualsiasi
credibilità, viste le leggi concrete fatte dal governo Lega/M5S da quando si è
insediato che non hanno fatto che peggiorare le condizioni di lavoro di
lavoratori, operai, giovani, studenti, donne, migranti:
-
l’indegno decreto “dignità” che ha
sancito la precarizzazione a vita fino ai licenziamenti e non ha affatto
eliminato gli effetti del Jobs Act,
-
una riforma delle pensioni che al di là
dei proclami populisti per chi opta per la quota 100 prevede riduzioni
economiche e in particolare per le donne, vedi anche la cosiddetta opzione
donna, per cui non vi è stato alcun provvedimento di agevolarle ad andare in
pensione prima, considerato il doppio lavoro dentro e fuori dal lavoro, senza
una pesante penalizzazione
-
tagli alle spese pubbliche, nello
specifico della scuola la spesa per l’istruzione scolastica è stata tagliata
del 10%, passando da 48 a 44 miliardi nel giro di tre anni, disinvestendo
prevalentemente nell’istruzione primaria (meno due miliardi) e negli insegnanti
di sostegno (quasi un miliardo e mezzo in meno) e servizi di assistenza contro
i diritti degli studenti disabili, e meno male che questo governo ha istituito
anche il ministero sulla disabilità!
-
Leggi fasciste come il decreto sicurezza
i cui odiosi effetti repressivi investono ideologicamente e praticamente ogni
ambito sociale
A fronte di un governo fascio-populista che peraltro vuole fare della
scuola un aperto strumento sempre più al servizio dei padroni e che diffonda
una ideologia sempre più reazionaria
(vedi la proposta di reintrodurre il grembiule e l’educazione civica per
gli studenti, volta ad una sempre maggiore sempre irreggimentazione della
scuola, in cui gli studenti devono essere più “Invalsizzati” da un lato e
soffocati e repressi dall’altro nella loro
libertà di coscienza critica e di ribellione),
è necessario che lo
sciopero e la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola con il
sostegno degli studenti abbiano al centro le richieste di:
· Forti aumenti salariali per recuperare i tagli di tutti questi anni
· Assunzioni di tutti i lavoratori Docenti e Ata precari a fronte di migliaia di posti vacanti
Contro l’aumento di mansioni e
carichi di lavoro, tra cui lo scaricamento illegittimo dell’assistenza
igienico-personale ai Collaboratori Scolastici, il decentramento sempre
più pesante di adempimenti alle
segreterie scolastiche
· Contro la regionalizzazione dell’istruzione che vorrebbe affidare
alle singole Regioni la gestione diretta dell’istruzione con il nefasto effetto
di avere scuole di serie A e scuole di serie B (soprattutto al Sud), con
differenze fasciste nelle retribuzioni dei lavoratori (una forma di moderne gabbie salariali contro cui la classe operaia ha
lottato conquistando i CCNL che oggi i padroni
vogliono sempre più svuotare fino ad eliminarli), differenze nei
programmi di studio per gli studenti, disparità nell’erogazione delle risorse
per l’istruzione, legate al gettito fiscale delle regioni…
· Per la costruzione di scuole nuove e la ristrutturazione di tutte
quelle fatiscenti che mettono a rischio la salute e la sicurezza di
lavoratori e studenti
· Contro l’aumento dell’aspetto repressivo che ha come obbiettivo
quello di espandere il controllo sia delle lavoratrici e dei lavoratori anche
al di fuori dell’ambito lavorativo sia degli studenti che questo governo vuole
rinchiudere in scuole lager , fatte anche di controlli e perquisizione della
polizia
· Contro le prove
Invalsi, contro la scuola della “meritocrazia” in stile di fascismo padronale
Slai Cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale slaicobasta@gmail.com
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