In occasione del 19 giugno, dia de la Heroicidad, MFPR e Soccorso Rosso Proletario rilanciano la campagna per la difesa delle condizioni di vita dei prigionieri rivoluzionari e in particolare per Nadia Lioce, unica donna, prigioniera politica, ancora in regime di 41 bis.
Dal marzo al settembre 2015 Nadia ha messo in atto una serie di battiture per protestare contro le continue vessazioni cui è sottoposta in regime di carcere duro. Per questa protesta si sta svolgendo un processo contro di lei a L'Aquila e il 28 settembre è prevista la prossima udienza, in vista della quale rilanciamo a livello di massa la campagna "Pagine contro la tortura".
Riproponiamo inoltre la lettura di 2 importanti opuscoli, a cura del MFPR:
- La parola segregata, con il quale Nadia mette a nudo il "re", mostrando a tutti l'orrore del 41 bis;
- La solidarietà è un'arma, la campagna per Nadia Lioce - un opuscolo del MFPR, da leggere e diffondere
Il
19 giugno del 1986, nelle carceri peruviane del Fronton, Lurigancho e
Callao, centinaia di prigionieri politici e di guerra del Partito
Comunista del Perù in rivolta contro i piani di trasferimento e
concentramento portati avanti dal regime peruviano furono massacrati
dalle forze armate peruviane.
Truppe
d'assalto di tutte e tre le armi con armamento e mezzi da guerra
assaltarono le carceri, bombardarono dall'alto i padiglioni in cui si
erano asserragliati i prigionieri in rivolta, falciarono con
mitraglia e granate i prigionieri.
In
300 morirono dopo aver rifiutato ogni falsa proposta di accordo,
consapevoli del costo che il nemico gli avrebbe fatto pagare per la
loro fermezza. Scelsero di dare la vita per il loro popolo, il
partito e la rivoluzione, resistendo e combattendo fino all'ultimo,
come poterono, con le armi rudimentali che erno riusciti a costruirsi
in cella.
Da
allora il Partito Comunista del Perù ha chiamato il 19 giugno
“Giorno dell'eroismo” e, a livello internazionale, si è andata
affermando la tradizione di rivivere in questa giornata la memoria di
quella battaglia e sacrificio eroici in unità coi prigionieri che
lottano oggi per trasformare le galere dell'imperialismo in “luminose
trincee di combattimento”.
E,
cioè, non solo trincee di resistenza contro la toruta, l'isolamento
e annientamento dei rivoluzionari ad opera degli aguzzini al servizio
degli imperialisti, ma avamposti di lotta contro gli stati
dell'imperialismo per la rivoluzione proletaria, parte della lotta di
classe, fusa e non separata da esse.
Il
“Giorno dell' Eroismo” non è la denuncia di uno dei più
efferati crimini contro i rivoluzionari prigionieri da rinnovare
nella solidarietà con chi ancor oggi vive la prigionia politica, ma
la memoria di una vittoria morale, politica e militare che i
comunisti in Perù conquistarono sul campo, incarnando il principio
per cui, quale che sia il costo da pagare, i comunisti non smettono
di combattare e di colpire come possono il nemico.
Anche
nelle carceri dei paesi imperialisti la borghesia coltiva lo stesso
spirito e illusione di “soluzione finale” contro i prigionieri
rivoluzionari che muove la mano genocida dei regimi servi
dell'imperialismo nei paesi oppressi. L'inasprimento delle condizioni
di detenzione dei prigionieri politici con l'applicazione del 41 bis
in Italia, -con il caso esemplare per cui stiamo lottando quello di
Nadia Lioce -la dispersione dei prigionieri, l'allontanamento dalle
loro famiglie sono parte delle tecniche di annientamento psicofisico,
teso a piegare e cancellare l'identità rivoluzionaria dei detenuti.
Il
19 giugno è sempre stata anche una giornata di lotta contro la
repressione politica e sociale. Le carceri dell'imperialismo
annientano e uccidono tutti i giorni proletari e immigrati che
riempiono penitenziari e CIE, dove sono realtà quotidiana condizioni
di detenzione subumane, sovraffollamento inverosimile, abusi,
suicidi.
Infine,
le migliaia di procedimenti giudiziari, montature, arresti, multe e
condanne che colpiscono i protagonisti di lotte sociali e oppositori
politici rendono la repressione e la prigionia politica un fenomeno
dalle dimensioni di massa.
Viva
il 19 giugno, Giorno dell' Eroismo!
Viva
la lotta internazionale dei prigionieri politici e di guerra!
Libertà
per tutti i compagni arrestati!
soccorso
rosso proletario italia
giugno
2018
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