Non
possiamo fare finta di niente! solo con la lotta si può rispondere a i
femminicidi e a tutte le violenze che dobbiamo subire quotidianamente
dallo stato dalla famiglia e dalla chiesa,il movimento delle donne deve
unirsi compatto. mobilitarsi tutte insieme per dire no agli uomini che
odiano le donne e a questo sistema patriarcale che li ha generati e che
li protegge.dobbiamo riprenderci la nostra vita, lottare con rabbia e
determinazione, la nostra vita e la nostra libertà e autodeterminazione
sono le cose più importanti, e le dobbiamo difendere con le unghie e con
i denti !
SOSTENIAMO L'APPELLO DI LUGIA E CONCETTA PER UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE DELLE DONNE CONTRO I FEMMINICIDI !
le 36 donne uccise nel 2013
Lascia il compagno, lui le dà fuoco.
24 anni, voleva smettere di prostituirsi
La
ragazza, romena, ha ustioni sul 30 per cento del corpo, ferite che
s'infettano di continuo, e ha perso la vista da un occhio. La vicenda
risale a prima di Pasqua, ma la polizia l'ha tenuta nel riserbo per
ragioni investigative. L'uomo è stato infatti individuato e condotto in
carcere solo venerdì
BOLZANO
- Una bottiglia di alcol sul corpo e un fiammifero per darle fuoco. E'
stata questa la sorte toccata a una ragazza romena di 24 anni romena,
punita così dal compagno che aveva deciso di lasciare per smettere di
prostituirsi.
A
salvarla dal fuoco sono state alcune prostitute vicino alla stazione
ferroviaria, che hanno sentito le urla. L'hanno trovata come una torcia
umana e le hanno gettato addosso delle coperte. Quando è arrivata in
ospedale, in condizioni gravissime, la ragazza ha parlato di un
incidente, per la paura solo dopo è riuscita ad ammettere
l'aggressione.
Ha ustioni sul 30 per cento del corpo, ferite che s'infettano di continuo, e ha perso la vista da un occhio.
La
vicenda risale a prima di Pasqua, ma la polizia l'ha tenuta nel riserbo
per ragioni investigative. L'uomo è stato infatti individuato e
condotto in carcere solo venerdì. E' accusato di lesioni gravissime,
tentato omicidio e sfruttamento della prostituzione. La Squadra mobile,
coordinata da Giuseppe Tricarico, l'ha individuato perché aveva trovato
un lavoro come stagionale e l'ha arrestato su ordinanza del sostituto
procuratore di Bolzano Luisa Mosna.
La
ragazza era arrivata in Italia un anno fa per sfuggire alla miseria,
con la promessa di vivere in casa di lui, che aveva riferito di
lavorare. A Bolzano però si era ritrovata a ripararsi sotto ponti o in
baracche, costretta alla prostituzione e picchiata, sempre controllata,
gelosamente. Aveva quindi deciso di lasciarlo. Ma la sua reazione è
stata violentissima.
"Il
fuoco è stato appiccato ai vestiti che indossava, ma non ci sono
elementi per parlare di acido gettato addosso", ha precisato il capo
della Squadra mobile, Giuseppe Tricarico smentgendo le prime notizie che
parlavano anche di un contenitore di acido che l'uomo le avrebbe
gettato sul volto. "Si tratta di ustioni deturpanti al viso, al collo e
alle spalle che riguardano il 30 per cento del corpo, causate dal fuoco
appiccato agli abiti". L'acido di cui qualcuno ha parlato invece non
corrisponde a verità, anche se i segni che la donna ha riportato sono
davvero importanti. Sarebbero stati provocati proprio per impedirle di
proseguire a fare la prostituta".
Il
dirigente parla di una vicenda di "forte degrado e specifica che non
viene fornito il nome dell'uomo per non mettere a rischio la giovane di
essere riconosciuta. Per questo i particolari della vicenda li conosce
solo chi ha condotto direttamente le indagini. Del resto l'uomo in
carcere è ancora da sentire". "Si tratta - dice il capo della Mobile -
di un senzatetto che aveva trovato un lavoro saltuario come bracciante e
che avremmo dovuto sentire per l'interrogatorio di garanzia domani.
Interrogatorio che ora è stato rimandato per le precarie condizioni di
salute del romeno".
Nessun commento:
Posta un commento