Al fianco delle mamme in lotta contro il Muos
Le compagne del movimento femminista proletario rivoluzionario partecipano in
delegazione oggi a Palermo al presidio del Comitato Mamme No-Muos.
Solidarizziamo innanzitutto con tutta la popolazione in lotta da tempo contro
la costruzione del "m(u)ostro" USA nelle campagne niscemesi e dintorni che si
aggiungerebbe alle 46 antenne che le forze militari USA, con il beneplacito dei
governi italiani, hanno già installato in quei territori, “occupando” ettari ed
ettari di terreno, quali strumenti per scopi militari e di controllo e che sono
causa di malattie gravi per la gente del luogo come tumori, leucemie, problemi
alla tiroide ecc.
Come donne lavoratrici, precarie, studentesse dell'Mfpr, in lotta tutti i
giorni contro gli attacchi di governo, padroni, Stato alle nostre condizioni di
lavoro e di vita, siamo in particolare al fianco delle donne del "Comitato
Mamme No-Muos" che da mesi sono sempre in prima linea nella lotta portata
avanti con coraggio e determinazione anche nei momenti di forte tensione e
repressione delle forze “dell'ordine”, mamme/donne che non solo portano le
proprie istanze ma anche quelle degli altri componenti delle loro famiglie, dei
propri figli, dei parenti..., tutta la propria condizione di vita, e per questo
sono una ricchezza in più, un valore aggiunto per la lotta complessiva.
E' di queste mamme, donne, giovani, della popolazione che in nome del
profitto, i governi borghesi americani e italiani se ne fregano altamente, una
popolazione le cui motivazioni della protesta e lotta, se davvero fosse
sovrana, come dice ad esempio la Costituzione, dovrebbero essere accolte senza
indugio.
La borghesia al potere difende invece a spada tratta solo i suoi interessi, e
per questo mobilita le forze di polizia in ingente numero per reprimere i
manifestanti. In questi mesi, arrivando fino a questa ultima settimana, le
mamme No Muos, ma non solo, hanno adottato la pratica della "resistenza
passiva", sedendosi a terra, creando barriere umane; la reazione a ciò sono
state ripetute cariche della polizia, violenze fisiche, minacce, perfino
perquisizioni nelle case di alcuni attivisti, fino ad arresti e fogli di via.
Lunedì scorso una mamma in lotta dopo essere stata selvaggiamente scaraventata
per terra dai poliziotti è svenuta ed è stato necessario trasportarla in
ospedale.
Come si vede la violenza viene messa in campo costantemente dalle cosiddette
forze dell'ordine, al servizio di questo governo e Stato per i quali, con le
loro politiche antipopolari, la vita delle donne, dei giovani, delle
popolazioni... vale meno che niente, è allora più che legittimo e necessario
rispondere con la lotta dal basso!
Contro chi ci attacca, ci reprime fino a volere mettere in discussione anche
la nostra stessa vita diciamo quindi: la nostra ribellione si deve scatenare
perché la tutta la nostra vita deve cambiare!
Sabi per il movimento femminista proletario rivoluzionario
Palermo
10/05/2013
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