Carol Maltesi è stata uccisa, fatta a pezzi, messa in un freezer e poi gettata in un burrone. Il killer reo confesso, l'ex compagno Davide Fontana, venerdì scorso in aula, ha dichiarato di «provare un gran bisogno di riparare alla mia condotta», chiedendo alla Corte d’Assise di Busto Arsizio di «permettermi di fare qualsiasi cosa, di seguire programmi e percorsi, qualsiasi cosa sia possibile fare verso i parenti di Carol e anche verso altre associazioni».
È passato poco più di un anno e mezzo dall'omicidio e i giudici hanno dato il via libera al progressivo reinserimento nella società per Fontana - riporta Il Corriere della Sera - ammettendo il 44enne milanese al «programma di giustizia riparativa».
Fabio Maltesi, papà della vittima, si dice «allibito e incredulo» nell’apprendere la notizia. I famigliari di Carol si dicono «attoniti» per una decisione che genera «altro dolore».
«l’imputato ha manifestato sin dalla fase delle indagini preliminari la seria, spontanea ed effettiva volontà di riparare alle conseguenze del reato, tanto da aver chiesto scusa ai familiari della vittima sin dalla prima udienza dibattimentale», si legge nelle motivazioni.
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