Facciamo sentire la nostra voce contro la guerra d’aggressione
della Russia contro l’Ucraina!
Per dare al mondo una pace vera, spazziamo via l’imperialismo!
Care compagne, Saluto rosso!
Per prima cosa rivolgo il mio saluto rivoluzionario, a nome del Comitato Centrale del PCI (Maoista), a tutte voi, in occasione della Giornata Internazionale della donna proletaria. Vi ringrazio per il sostegno che ci state dando contro l'offensiva militare del governo fascista brahmanico Hindutva del nostro paese contro il movimento rivoluzionario guidato dal nostro Partito.
Oggi siamo nel pieno della guerra. Il 24 febbraio la Russia ha iniziato una guerra di aggressione contro l'Ucraina. Questa è espressione dell'intensificarsi della contesa inter-imperialista. Sarà una guerra estremamente devastante, con centinaia di morti ogni giorno. Molte città dell'Ucraina, inclusa la capitale Kiev, sono bombardate. Bombardamenti contro reattori nucleari porteranno una grande devastazione per il popolo e le generazioni future.
In questo contesto di guerra si tiene la Giornata Internazionale della donna proletaria.
Questa deve essere per tutti noi una buona occasione per denunciare gli imperialisti guerrafondai. Ci auguriamo che nelle vostre manifestazioni si porti alle donne proletarie oppresse e a tutte quelle delle classi e nazionalità oppresse del mondo il messaggio di far sentire la propria voce contro la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e di esigere che la guerra si fermi immediatamente. Ci auguriamo che assumiate la richiesta di ritiro dalla NATO e trasmettiate il messaggio alle famiglie dei soldati dei paesi membri perché richiedano il ritiro dalla NATO. Ci auguriamo anche che denunciate e combattiate le manovre americane in proposito. Dobbiamo lottare contro l'imperialismo per spazzarlo via dal pianeta e portare una vera pace al mondo.
La situazione attuale mostra che l'imperialismo va combattuto molto più forte.
Le masse popolari ucraine e russe hanno una tradizione di lotta contro lo zar e poi contro i nazisti durante la seconda guerra mondiale. Ora hanno da combattere il neo-zar Putin e i neonazisti in Ucraina. Ci auguriamo che nelle vostre iniziative chiamiate i proletari e le masse oppresse di tutti i paesi a unirsi contro la guerra. Il proletariato mondiale deve dare una direzione alle lotte antimperialiste mondiali. Le lotte devono puntare ad eliminare l'imperialismo se si vuole stabilire la pace vera nel mondo. Bisogna combattere contro lo scaricamento della guerra sulle masse popolari.
Il peso della guerra ricade principalmente sulle donne, in ogni modo. Ci sarà un aumento della violenza sessuale perché per gli imperialisti, per le classi dominanti sfruttatrici e gli Stati questa è uno degli strumenti di repressione e oppressione. D’altra parte, vediamo le donne partecipare sempre più a tutti i tipi di lotte.
Non c'è rivoluzione senza le donne. Non c'è liberazione senza rivoluzione. Le vostre manifestazioni devono rappresentare una indicazione per le donne in lotta e contribuire ad avanzare nel cammino.
Nell'occasione dell’8 marzo e delle manifestazioni desideriamo portare alla vostra attenzione la condizione delle donne detenute in India. Ci sono centinaia di donne prigionere nelle carceri indiane, dalle dirigenti alle donne comuni dei villaggi implicate in false imputazioni. Nel novembre 2021, la compagna Sheeladi, membro del Comitato Centrale del nostro Partito, è stata arrestata in Jharkhand insieme a Prasanth Bose (Kishanda), suo compagno di vita, membro del CC e al compagno dell'Ufficio Politico. Nel giugno 2019 è stata arrestata la compagna Narmada, membro del Comitato Speciale di Zona Dandakaranya, mentre era in cura per un cancro. La compagna Narmada è attualmente ricoverata nell'ospedale oncologico di Mumbai, tenuta senza cure mediche adeguate.
La situazione delle donne prigioniere in India richiede l'attenzione delle diverse organizzazioni delle donne, proletarie, democratiche e rivoluzionarie, del mondo. Ci auguriamo che siate attive nella campagna intrapresa dall'ICSPWI per la liberazione dei prigionieri politici.
Ci ha dato grande forza ricevere la vostra solidarietà in occasione del martirio della compagna Ranita, presidente di un Comitato popolare rivoluzionario a livello di area, avvenuta dopo l’azione che ha portato all'eliminazione del nemico del popolo Mahendra Karma. Nella recente manifestazione di oltre 100.000 donne del 27 novembre a Roma, la protesta contro la presenza di Modi al G20 ci ha davvero esaltato. Ci auguriamo che questa solidarietà si rafforzi ancor di più nella situazione attuale. Ci auguriamo che le vostre manifestazioni possano contribuire a consolidare i vostri sforzi e ad attrarre altre forze con lo stesso orientamento solidale e internazionalista.
Auguriamo alle vostre iniziative il pieno successo. Il nostro più cordiale saluto rivoluzionario a tutte e tutti i partecipanti.
Amrut
responsabile Relazioni Internazionali
Comitato Centrale
PCI (Maoista)
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