Era necessario ed è necessario tornare allo scopo delle assemblee Donne/Lavoratrici, come percorso per dare voce, unità, iniziativa alle lavoratrici, operaie, alle donne proletarie, attraverso soprattutto le loro lotte. Occorre mantenere la rotta per rafforzare il ruolo delle donne lavoratrici rispetto alle influenze piccolo borghesi.
A questo scopo le assemblee vanno organizzate prima e meglio, come nelle prime due assemblee (vedi i due Dossier che raccolgono gli interventi).
Non è un problema di andar dietro a singole compagne. Il nostro discorso e il nostro lavoro è sempre rivolto a livello di massa e lo sforzo è portarlo nei luoghi di lotta in corso o potenziali.
Dobbiamo guardare a tutte le lotte, come se fossero tutte nostre, con lo sforzo di contribuirvi e indirizzarle. Ma soprattutto organizzare noi le lotte delle lavoratrici e delle proletarie.
Costruiamo - è stato detto nell’assemblea – in ogni città, luogo dove siamo collettivi del Movimento femminista proletario rivoluzionario, per sviluppare, organizzare la marcia in più delle donne per cambiare tutta la vita, per spezzare tutte le catene che ci opprimono.
Nell’assemblea del 4 abbiamo all’inizio valorizzato l’iniziativa a Montello, al Tribunale e alla fabbrica, la presenza delle operaie al presidio al Tribunale che per venire erano uscite prima dalla fabbrica strappando un permesso.
Dopo è stato ripreso, punto per punto, il resoconto/commento della manifestazione del 27 a Roma. La valorizzazione della grande manifestazione niente affatto scontata in questo periodo di pandemia; la necessaria differenza/separazione tra femminismo piccolo borghese e femminismo proletario.
Questo ci ha premesso di cominciare a parlare chiaramente del ruolo del femminismo proletario anche nella costruzione del Partito rivoluzionario.
Sulla manifestazione del 27, alla luce dei fatti, la parola d’ordine che avevamo proposto prima nell’assemblea donne/lavoratrici: “costruiamo un contingente rosso e proletario”, alla fine non era quella giusta, era sfasata, perchè non poteva raccogliere nella situazione concreta forze significative delle nostre lavoratrici e né poteva essere un riferimento per altri settori della manifestazione.
Nell’assemblea del 4/12 vogliamo inoltre sottolineare un intervento sulla questione repressione/carceri, sulla linea del manifesto portato a Roma il 27.
Infine, nel parlare di una ripresa della Formazione rivoluzionaria delle donne, l’intervento di una lavoratrice di Palermo ha sintetizzato in una frase le difficoltà pratiche, di tempo per le donne per partecipare ma nello stesso tempo la risposta che le donne proletarie devono darsi: Riprendiamoci il tempo! Perchè anche questo è terreno di ribellione per le donne proletarie.
Gli interventi del 4/12 saranno pubblicati nel blog femminismorivoluzionario.
Movimento femminista proletario rivoluzionario
4 dicembre 2021
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