20/12/21

Bologna - Presidio per Adelina Sejdini

Verità e giustizia per Adelina!

Nella giornata internazionale dei diritti del migrante e del rifugiato si è tenuto a Bologna il presidio di denuncia per il suicidio di Stato di Adelina Sejdini. Adelina si era ribellata a un destino di tratta delle donne migranti a fini di prostituzione: le più esposte, le più facilmente assoggettabili.

Indomitamente lei non aveva mai smesso di denunciare l’orrore del racket facendo arrestare diversi esponenti della mafia albanese. Avrebbe voluto ottenere la cittadinanza italiana per non vivere con la spada di Damocle di un rimpatrio in Albania.

A gran voce si è chiesto verità e giustizia per Adelina.

Paradossalmente la questura di Bologna ha spostato il presidio delle donne su uno dei viali di Bologna in un tratto in cui c’è essenzialmente traffico automobilistico perché in concomitanza si teneva in centro città, in piazza dell’Unità, dove originariamente si doveva tenere il presidio, la manifestazione dei no vax: ciò non ha mancato di suscitare rabbia anche al pensiero del peggioramento delle condizioni che le donne hanno subito proprio durante e a causa della pandemia.

Sentita tra le donne, le compagne la condanna della tratta per prostituzione delle donne, la necessità di denunciare che non di libera scelta si tratta.

Diremmo noi che la prostituzione è parte di questo sistema e solo la sua trasformazione radicale può mettere fine all’orrore senza fine per le donne.

Le compagne del mfpr e dell’Assemblea nazionale donne/lavoratrici che hanno partecipato al presidio.

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