07/12/21

La condizione delle donne è una condizione di attacco a 360° e richiede una risposta a 360° - Dall'assemblea Donne/Lavoratrici del 14 ottobre

Dall'intervento della compagna del Mfpr di Palermo
Ogni due/tre giorni viene uccisa una donna, le condizioni in cui viviamo sono di lavoro doppiamente sfruttato, ultra precario o di non lavoro, tantissime donne hanno perso il lavoro, ecc.; questa condizione di doppio sfruttamento, di doppia oppressione è stata inoltre amplificata dalla pandemia e che i padroni e il governo hanno scaricato doppiamente sulle spalle della maggioranza delle donne, alle lavoratrici, alle precarie, alle disoccupate, alle donne migranti, alle giovani, alle donne proletarie.
Noi donne contro tutto questo dobbiamo dare una forte e generale lotta. Non partiamo da zero, in questi mesi abbiamo già tracciato un percorso, ma è un percorso che si deve rafforzare, che deve collegare le lotte che mettiamo in campo, che si deve estendere ad altre realtà di lavoratrici, di donne che ancora non lottano, non si sono organizzate, ma che vivono in una condizione che impone invece la necessità di una forte risposta di lotta. 
In questa assemblea vogliamo ridare di nuovo la parola alle lavoratrici, alle lavoratrici che hanno fatto lo sciopero generale dell’11 ottobre indetto dopo tanti anni; lavoratrici che hanno portato in questo sciopero una marcia in più, il protagonismo di doppia lotta delle donne sui posti di lavoro e in famiglia, sulla condizione più generale di vita. 
Noi abbiamo portato in questo sciopero generale una piattaforma che non è fatta a tavolino né è un elenco della spesa, ma è una piattaforma viva che nasce proprio dalle lotte concrete che fanno le lavoratrici, le precarie, le disoccupate, le donne migranti, le madri che lottano per i diritti dei loro figli, le studentesse ecc; lotte che ci sono state, che continuano, ma anche nuove lotte che si sviluppano; una piattaforma che viene fuori dalle inchieste che facciamo tra le lavoratrici.
La condizione di oppressione della donna, della maggioranza delle donne, delle lavoratrici non tocca solo l’aspetto del lavoro, che resta uno degli ambiti principali, ma tocca anche altri: i femminicidi, la difesa del diritto all’aborto, la repressione delle lotte, la condizione di violenza delle donne dentro le carceri, la condizione di tripla oppressione delle donne nei paesi dipendenti dall’imperialismo, contro cui vi sono grandi lotte, proteste, ruolo di prima fila delle donne nelle guerre popolari; cioè la condizione delle donne è una condizione di attacco a 360° e richiede una risposta a 360°. 
Ma è ancora un percorso iniziale, che deve svilupparsi, che deve crescere e deve estendersi e deve rafforzare il collegamento tra le lotte perché noi diciamo “lotta una lottano tutte”.
In questo senso sono importanti le Assemblee Donne/Lavoratrici che noi facciamo. Le facciamo per metterle al servizio di questo percorso, per affermare il nostro protagonismo e l’organizzazione come donne proletarie e portare la marcia in più sia nella battaglia che facciamo come donne sia nel movimento generale delle lotte. 

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