Giovedì si sono
date appuntamento in Piazza Verdi insieme ad OSA per contestare la visita del ministro Bianchi.
Siamo qui –
scrivono - per cambiare radicalmente un modello di scuola e di formazione che
sempre di più viene privatizzato, in forme diverse, per piegare il percorso
formativo alle esigenze del tessuto delle imprese.
Un modello di scuola che vedrà l'abbandono scolastico di 200 mila studenti e che ha visto, di recente, l'omicidio di uno studente durante l'alternanza scuola lavoro. A questo porta il modello di formazione targato bianchi.
La risposta che vuole dare, infatti, è la professionalizzazione, ovvero la formazione di lavoratori già pronti alla precarietà e allo sfruttamento, e che sin dai primi anni di scuola lavorano già nelle aziende.
Le tesse tendenze verranno consolidate nell'università con le lauree professionalizzanti e l'aumento dei rapporti tra università e imprese per i contratti di ricerca, per i corsi, andando a modificare piani di studio in funzione di competenze utili al lavoro.
Non a caso, qua a Bologna è venuto anche draghi al tecnopolo, una struttura finanziata con soldi pubblici che viene definita hub di imprese, dove proprio la ricerca viene prodotta direttamente per le imprese.
Dopo la contestazione
a Bianchi hanno fatto un blitz al locale "piccolo& sublime" dove
sono avvenute molestie sulle dipendenti da parte del titolare.
Contestare
Bianchi e opporci al suo modello di scuola significa costruire un'alternativa a
un intero modello di sviluppo che ci condanna non solo a un futuro senza prospettive
ma anche a una quotidianità di violenza, sfruttamento, oppressione.
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