Alle
donne migranti,
voi
subite una doppia, tripla violenza, dai vostri Stati, regimi, come dal nostro
Stato, governo imperialista; dagli schiavisti e oppressori dei vostri paesi,
come dai moderni schiavisti in giacca e cravatta dei padroni italiani; dalla
mentalità, pratiche patriarcali come dai nostri moderni uomini che stuprano e
uccidono le donne.
Qui in
Italia abbiamo gli stessi nemici, padroni, governo, Stato, uomini razzisti e
fascisti.
Uniamo
le nostre mani, le nostre voci, le nostre ribellioni!
Il 25
novembre manifestazione nazionale delle lavoratrici, disoccupate, immigrate a
Roma – dalle ore 9,30 a
p.zza Montecitorio – assediamo i Palazzi del potere, portiamo con forza i
nostri bi/sogni.
DA
ALCUNE DENUNCE che porteremo il 25
in piazza e nei Palazzi:
Nei
centri di raccolta nel
deserto ai confini con la Libia, in attesa del viaggio a Lampedusa dove la
maggiorparte troverà la morte, tante donne vengono stuprate.
Ma i
responsabili di questi orrori non sono solo gli aguzzini che gestiscono le tratte,
i centri di raccolta e i viaggi dei migranti, i responsabili sono, anche e di
più, gli Stati imperialisti, l'Italia che
sanno
e non fanno nulla, che stabiliscono accordi con i governi reazionari; è lo
Stato italiano che,prima ha fatto la guerra, e ora ha il compito di addestrare
l'esercito fascista della Libia, che è fino in fondo colpevole dell'orrore che
le donne, gli uomini devono subire per poter venire in Italia e in Europa.
Dalle
migranti che lavorano nei rifiuti: «Potevamo mangiare soltanto al cesso. Un quarto d’ora di pausa.
Con la puzza di escrementi sotto il naso. Poi bisognava di nuovo tornare a
lavorare, sempre a testa bassa sui rifiuti».
L'attacco alla loro salute e
vita delle lavoratrici immigrate.
Vengono nascosti – anzi “non esistono” - gli infortuni, le malattie, mentre
molto elevati sono gli infortuni per le donne “provenienti da Ucraina (51%),
Polonia (41,8%) e Ecuador (37,9%), occupate prevalentemente nei servizi alle
imprese e alle famiglie (pulizie, badanti, colf, ecc.)”.
Per le badanti, costrette, come sono, a
stare chiuse in case per lunghe ore con un rapporto solo con l’assistito, a
badare spesso ad anziani malati anche di notte, il lavoro è anche usurante sia
fisicamente che mentalmente.
Tra le immigrate, le lavoratrici del sesso,
perseguitate, offese, cacciate, come “portatrici” di malattie, sono invece
quelle che si prendono le peggiori malattie dagli uomini-clienti per la loro
concezione di uso/abuso del corpo delle prostitute.
Per
la casa, contro gli sfratti. Nei quartieri a
Roma, come a Milano, ecc. sul fronte degli sgomberi, continua lo stillicidio,
con la novità che vengono effettuati a qualsiasi ora: “nella notte tra venerdì
e sabato scorsi uno sgombero è stato effettuato, quando nonna e nipote di soli
tre anni erano soli in casa. Ma qui donne immigrate e italiane spesso sono
unite nella lotta per il diritto alla casa e contro gli sfratti.
DALLA
PIATTAFORMA PER IL 25 NOVEMBRE
- Diritto di residenza, cittadinanza, casa, reddito per tutte le
migranti
- uguali diritti lavorativi, salariali e normativi per le
immigrate che lavorano
- NO alla detenzione nei Cie, hotspot luoghi di violenza, stupri
da parte delle forze dell'ordine
Lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe –
slaicobasta@gmail.com
Movimento femminista proletario rivoluzionario - mfpr.naz@gmail.com - 3475301704
Nessun commento:
Posta un commento