03/11/16

VERSO IL 25 NOVEMBRE - NELLE UCCISIONI DELLE DONNE OCCORRE SOTTOLINEARE LA CONDIZIONE ODIERNA DELLE DONNE - LE DONNE PROLETARIE DEVONO IMPUGNARE LA LOTTA CONTRO L'INTERO SISTEMA

Nella foto, il biglietto di ringraziamento della coraggiosa famiglia di Federica, uccisa insieme al figlio Andrea dal marito, a Taranto nel giugno scorso.
Questo femminicidio è stato un esempio non solo del perchè oggi gli uomini odiano e uccidono le donne, ma anche del clima fascista di complicità diffusa che spesso accompagna prima e dopo le uccisioni. Ricordiamo brevemente:
- Il funerale del marito Luigi  pluriomicida viene fatto in una delle più centrali, storiche chiese della città, in pompa magna.
- Il parroco fa una omelia per riabilitare l'assassino come marito e padre amorevole.
- L'ANT – in cui presidente era la madre dell'assassino – non spende parole per Federica e Andrea, mentre fa un manifesto funebre in cui è scritto “ci uniamo al dolore che ha colpito la famiglia Alfarano”. Il femminicidio scompare... non sono state due persone distrutte ma la “famiglia” che era di “Alfarano”.
- La madre dell'assassino aggiunge anche la sua “chicca” macabra, e annuncia che donerà al ANT la villa in cui il figlio ha portato e ucciso il bambino Andrea, dopo aver ammazzato Federica, per curare i bambini malati di tumore, “certa che Luigi sarà felice di vedere giocare i bambini amati dai propri cari”.
- Ci sono, infine, gli applausi al feretro dell'assassino, sollecitati dal prete, da parte dei partecipanti.


Finchè le donne subiscono in famiglia senza ribellarsi all'oppressione, alle violenze sessuali, ai maltrattamenti, gli "uomini che odiano le donne" non hanno ragione di uccidere chi gli è subordinata.
Oggi i femminicidi avvengono quando le donne rompono rapporti, vogliono riprendere nelle mani la loro vita, si ribellano all'oppressione, violenza endemica. Le uccisioni sono una reazione di odio, fascista a tutto questo, esse trovano in questo sistema sociale e politico che va verso un moderno fascismo il loro humus più adatto.
Il moderno fascismo è l’edificazione a sistema di tutto ciò che è reazionario, compreso il maschilismo.
Vi è poi un legame tra crisi e femminicidi. La crisi, con tutte le sue conseguenze economiche, lavorative, di vita, non porta solo pesanti, drammatici effetti sulle condizioni dei lavoratori, delle famiglie, ma porta anche un elemento di frustrazione, di sofferenza/devastazione ideologica, che in alcuni casi si trasforma in imbarbarimento dei rapporti umani, e in scarico di queste frustrazioni nella famiglia e sulle donne.
La crisi quindi porta ad un intreccio più stretto tra le difficoltà materiali delle persone, la difficoltà di vivere e, verso gli uomini, la crescita dell'humus maschilista. Uomini a cui viene tolto tutto, scaricano la loro frustrazione sull'unica "cosa" che loro considerano rimasta come proprietà: la donna. Quando anche questa "proprietà" possono perderla, quando l'ammortizzatore sociale, sia pratico che ideologico, della famiglia si rompe, non lo accettano.
Alla disperazione materiale si aggiunge per alcuni uomini la disperazione di vedersi crollare la loro "dignità di maschi", e più vengono meno le meschine ragioni materiali di questa ideologia maschilista e più cresce l'humus rivendicativo, e l'odio verso le donne che vogliono rompere il loro "giocattolo", e che gli mettono in crisi quelle misere catene di proprietà, a cui si aggrappano.

Le uccisioni non si potranno fermare. Il moderno fascismo le alimenta a livello di massa, mentre nasconde le cause sociali, sistemiche. Lì dove invece i motivi di questa recrudescenza di uccisioni delle donne vanno visti sempre come espressione della condizione generale delle donne e della realtà sociale. Questo deve elevare la lotta contro i femminicidi a lotta combattiva, rivoluzionaria contro l'intero sistema, contro questo Stato capitalista, questi governi borghesi, contrastando apertamente il femminismo borghese o piccolo borghese che la riduce a mera lotta di cambiamento culturale, di riforme, di leggi a "favore delle donne". Per questo sono prima di tutto le donne proletarie, che sono la maggioranza, che devono prendere in mano questa battaglia, perchè non hanno solo una catena da rompere ma hanno un sistema intero da rovesciare e tutta una vita da cambiare!

QUESTO SPIEGA LE RAGIONI PERCHE' IL 25 NOVEMBRE - GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE - LE DONNE LAVORATRICI, PRECARIE, DISOCCUPATE, LE MIGRANTI, BRACCIANTI, ECC. SCENDONO IN PIAZZA PER ASSEDIARE I PALAZZI DEL POTERE, PER AFFERMARE CHE E' NECESSARIA UNA LOTTA CONTRO TUTTE LE VIOLENZE, DEI PADRONI, DEI GOVERNI, DELLO STATO, DEL SISTEMA, DEGLI UOMINI CHE ODIANO LE DONNE, CHE E' NECESSARIO UNIRE LE LOTTE QUOTIDIANE DELLE DONNE E TRASFORMARLE IN UNA LOTTA RIVOLUZIONARIA.

 
Movimento femminista proletario rivoluzionario

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