01/11/16

Lavoratrici del Commercio attaccate da padroni e sindacati confederali

Contratto commercio: padroni e sindacati decidono insieme come diminuire gli stipendi dei lavoratori.

In questo settore la maggioranza sono donne, che lavorano spesso in condizioni precarie, o di vera  e propria truffa - contratti ufficialmente part time, e salari da part time ma in realtà con lavori da 9/10 ore, che spesso non vengono pagati - con controlli e atteggiamenti vessatori, umilianti di padroni, padroncini e capi, che spesso per assumere fanno test personali vergognosi (stato matrimoniale, figli, ecc.) e che ti licenziano se sei in cinta.
Ora anche quel misero aumento viene decurtato, con l'accordo di Cgil, Cisl, Uil, per difendere i profitti dei padroni!
Questa cos'è se non violenza! Impediamolo!

Chiamiamo il 25 novembre le lavoratrici ad unirsi alle altre lavoratrici nella manifestazione a Roma (p.zza Montecitorio dalle ore 9,30), per dire NO a questa rapina sulle nostre condizioni di vita. In questa giornata andremo anche al Ministero del lavoro.

 
L’ Eco di Bergamo

I consumi non ripartono e il settore del commercio continua a soffrire: per questa ragione ieri da Roma è arrivato l’annuncio che Confcommercio Imprese per l’Italia ha concordato con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil di sospendere l’erogazione della tranche di aumento prevista per il mese di novembre dal contratto nazionale rinnovato a marzo dell’anno scorso. L’accordo prevedeva un aumento complessivo di 80 euro spalmato su cinque aumenti da 16 euro ciascuno: l’intesa siglata mercoledì 26 ottobre prevede il congelamento del quarto aumento previsto a novembre e un nuovo incontro fra le parti a dicembre per decidere le future azioni.

«Questa è la dimostrazione – commenta Enrico Betti, responsabile lavoro dell’Ascom di Bergamo – di come la nostra associazione e i sindacati agiscano un grande senso di responsabilità. I commercianti nel 2015 hanno accettato di rinnovare un contratto nazionale benché il clima economico non fosse dei migliori; ora i sindacati hanno dimostrato la stessa sensibilità accettando la sospensione della tranche di aumento prevista per novembre».

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