Verità e responsabilità sui fatti di Magliana
Lettera alla città
Cosa
è realmente successo Sabato 5 Novembre 2016 a Magliana? Molte sono le
bugie raccontate sia da diversi giornali, sia alimentate ad arte nel
passaparola di quartiere. Occorre rompere questa scia per comprendere le
responsabilità di quanto accaduto e riprendere il cammino.
Da
settimane infatti il quartiere è oggetto di iniziative da parte di
diversi gruppi dell'estrema destra romana che soffiano sul fuoco del
razzismo, come se questo fosse la soluzione per migliorare le condizioni
di vita di chi fatica ad arrivare alla fine del mese, o come se fosse
la soluzione per costruire un quartiere migliore. In realtà la destra
tratta Magliana come il proprio giardino di casa, per i loro scopi
politici, elettorali, affaristici.
In questa situazione non si
poteva certo rimanere indifferenti all'ennesima provocazione di una
manifestazione annunciata dai nazi–fascisti di Forza Nuova per Sabato 5
Novembre. Così all'appuntamento di questo gruppuscolo di provocatori se
ne è contrapposto un altro, degli/delle antifascisti/e, degli/delle
antirazzisti/e, di chi lotta quotidianamente per cambiare questa città e
questo paese.
La Questura a parole vieta entrambe le
manifestazioni. A parole, perché in realtà permette a Forza Nuova
tranquillamente di sfilare, mentre intima alla manifestazione
antifascista di non muoversi. Troppa la rabbia per questo affronto, la
manifestazione antifascista pretende di potersi muovere. Si accende la
contrapposizione con le forze di polizia, il quartiere diviene campo di
contesa, ci rimette.
La polizia carica ripetutamente gli
antifascisti, mette in pratica dei veri e propri rastrellamenti - anche
nei negozi - per poter portare via giovanissimi e generosissimi ragazzi e
ragazze accorsi per lo sdegno: bilancio oltre 30 fermati, 9 arresti, 40
denunce, da una sola parte. Proprio mentre la polizia si accaniva
contro compagni e compagne, un gruppo di fascisti accompagnati da alcuni
volti noti avvicinatisi di recente a CasaPound, faceva irruzione nei
locali del Centro Sociale.ÂÂ
Dopo un tempo lunghissimo in cui
queste persone hanno agito indisturbate sotto lo sguardo delle forze
dell'ordine, la polizia prendeva possesso del Centro Sociale mettendo i
sigilli del sequestro preventivo. Una tela ben organizzata, dentro la
quale involontariamente siamo caduti. Questura e fascisti insieme per
cercare di allontanare dal quartiere chi lotta a testa alta per un
presente diverso. Già alcuni anni fa un'inchiesta dei Carabinieri
sostenuta dai fascisti di Alemanno, La Russa e Gramazio allora al
governo della città e del paese, tentò di annullare la possibilità di
lottare a Magliana con gli arresti di alcuni compagni e una compagna del
CSOA Macchia Rossa.ÂÂ
Tale
montatura è stata sostanzialmente smontata nelle aule del Tribunale ma
l'occupazione dell'ex scuola 8 marzo da quel giorno è ridotta a terra di
nessuno, fra degrado e sopraffazione. Il Centro Sociale Macchia Rossa
esiste a Magliana da oltre 40 anni, dal 1973. Anni in cui si è lottato
per un quartiere migliore, soprattutto con il Comitato di Lotta per la
Casa, contro gli sfratti e per il diritto all'abitare. Anni in cui si
sono attivate una ciclofficina, una palestra popolare. Anni in cui si è
lottato per ottenere l'ufficio postale e in tempi più recenti per
difendere il consultorio familiare.
Non si tratta certo di un
luogo estraneo o nemico del quartiere. A chi da fastidio allora il
Centro Sociale Macchia Rossa? Forse a chi vuole mettere le mani sul
quartiere per scopi elettorali? A chi per molti anni ha fatto bei soldi
nella compravendita delle case occupate? A chi vuole gestire la
dismissione del patrimonio immobiliare dell'INPS?
Ci prendiamo
le nostre responsabilità per il fatto che la nostra testardaggine ha
contribuito a far vivere al nostro quartiere un brutto, bruttissimo
pomeriggio. Ma non siamo disposti a fare un passo indietro rispetto
all'arroganza di chi vuole speculare su Magliana e sulle nostre vite.
Il
quartiere non è come viene presentato, lo sappiamo in tanti e in tante.
Amiamo Magliana, amiamo questa città e per questo non rinunciamo a
volerla cambiare, senza prendercela con chi sta peggio di noi, ma
prendendo di petto chi succhia il sangue di chi ha già dato tutto ed ora
può solo riconquistare ciò che gli spetta di diritto: case popolari,
scuole e strutture sanitarie efficienti, verde pubblico, spazi e
servizi, diritti e vita.
MAGLIANA LIBERA - LIBERI TUTTI LIBERE TUTTE
C.S.O.A. Macchia Rossa
Movimento per il diritto all'abitare
Da Infoaut
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