VERGOGNA! VERGOGNA!
Appena 8 anni allo
stupratore/assassino ex militare Francesco Tuccia.
Questa è stata la sentenza emessa
questa sera dal giudice Giuseppe Grieco al processo de L'Aquila per lo stupro e il tentato omicidio di
"Rosa". Neanche i 14 anni chiesti dal PM sono stati dati ad uno che
si meritava l'ergastolo! Il fatto più scandaloso è che sia stata fatta cadere
l'accusa di tentato omicidio, quando per l'efferata violenza che accompagnò lo
stupro, denunciata dai medici che dissero di non aver mai visto una cosa del
genere, l'abbandono della ragazza seminuda nella neve, sanguinante,
"Rosa", che dichiarò subito "Volevano uccidermi", uscì viva
per miracolo.
Le compagne del presidio che
hanno potute assistere al momento della sentenza, in aula pur con una grande
rabbia nel cuore, si sono subito preoccupate di strigersi attorno a
"Rosa" di tenerla al riparo dalla invasione di giornalisti e
televisioni, per rispettare la sua volontà di non essere ripresa.
"Rosa" e i suoi famigliari, stretti attorno a lei, hanno risposto con
una grande dignità.
Lo stupratore Tuccia all'atto
della sentenza era già andato via, salutando suoi commilitoni venuti a
"sostenerlo". La sua squallida e oscena difesa (bravo ragazzo,
laureato, "aveva visto una bella bionda", "era andato via perchè
vedeva che la ragazza veniva soccorsa da altri...")non ha fatto che
confermare lo schifo di persona che è questo ex militare.
Subito dopo la sentenza, le
compagne sono uscite di corsa dal tribunale per gridare con forza "vergogna",
anche verso gli avvocati.
A fronte di questa vergognosa
sentenza che dimostra che questo Stato, questo sistema sociale sono la vera
causa della "guerra di bassa intensità contro le donne", si è alzata
oggi davanti e dentro le grige aule del Tribunale la forza delle donne. Questa
forza va oltre la miseria di "piccoli miserevoli giudici"!
Dalle compagne del MFPR a L'Aquila
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