24/04/25

ASSEMBLEE E SCIOPERI CONTRO L'ACCORDO BIDONE CGIL/2.19 DELLE OPERAIE BERETTA

Non vogliamo tornare al tempo delle cooperative, basta appalto, basta multiservizi

Negli scioperi delle operaie appalto/Beretta, contro l'accordo bidone Cgil/2.19 

la denuncia dei salari come emergenza nazionale, la solidarietà al popolo palestinese

Nella fabbrica dell'appalto che condanna le operaie ad un lavoro precarizzato con 400 euro in meno con la paga delle pulizie per un lavoro UGUALE a quello delle operaie dirette Beretta e che le mette in concorrenza dividendole, un nuovo fronte di lotta si è aperto contro l'accordo aziendale Cgil/2.19, che prima di tutto calpesta il diritto a decidere delle operaie, firmato a sorpresa senza e contro le lavoratrici, dalla Cgil. Senza mandato. E come avrebbe potuto essere! 

Per un aumento di 2.19 euro lordi al mese, difende solo i profitti padronali, prevede l’appalto e la condizione di sottomesse per le operaie, comprende l’aumento della produttività che il sindacato ha già concesso e con pochi euro di maggiorazione spinge le operaie, come vuole l'azienda, a fare gli straordinari e i turni più disagiati. E' un attacco alla ribellione delle operaie, a partire da quelle organizzate con Slai Cobas, che tra avanzamenti ed inevitabili difficoltà, hanno sperimentato in questi anni un modo diverso per affrontare la fabbrica unendosi nella lotta e non solo nella fatica e nello sfruttamento.

Con un nuovo giro di assemblee in un ritrovato positivo clima di unità, sono state decise ancora iniziative di mobilitazione contro questo accordo che merita solo di essere contestato, strappato e per smascherare il collaborazionismo della Cgil.

https://cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.com/2025/03/accordo-alla-beretta-quanto-valgono-le.html

Nelle assemblee abbiamo provato anche a vedere, dal punto di vista operaio, la situazione attuale tra dazi, riarmo, crisi scaricate sugli operai, la questione salariale che è una vera e propria emergenza nazionale, da sciopero generale contro padroni e governo.

E mentre aumentano, siamo a circa 18, le grandi inchieste avviate in provincia sulle cosiddette società serbatoio di manodopera (anche Beretta ne fu coinvolta nel 2022), la Cgil al Salumificio ha alzato la bandiera del padrone a tal punto che l’accordo/2.19 non contiene più la clausola di garanzia per il posto di lavoro per le operaie dell’appalto sottoscritta da Slai Cobas con Beretta nell’accordo precedente del 2021, creando un clima di tensione e ansia tra le lavoratrici per le prospettive occupazionali. Proprio quello che vuole l’azienda, che da anni ci prova a spingere le operaie Slai Cobas ad abbandonare la fabbrica con dimissioni incentivate.

Mentre, anche come possibile effetto delle inchieste, in altre fabbriche del gruppo Beretta gli appalti vengono chiusi… internalizzati come alla Del Zoppo Bresaole in Valtellina o alla Wuber in provincia di Bergamo.

  Nel link il servizio sull'accordo di Radio Onda D'Urto

https://www.radiondadurto.org/2025/04/22/bergamo-vertenza-al-salumificio-beretta-due-scioperi-per-dire-no-allaccordo-interno/

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