Lorenzo Fontana, deputato leghista noto soprattutto per essere un estremista di destra e un cattolico integralista, è il nuovo presidente della Camera dei deputati.
E' conosciuto a livello nazionale per le sue posizioni ultraconservatrici su temi come l’aborto, l’eutanasia, i matrimoni tra persone dello stesso sesso e i diritti delle donne.
...quando la Lega Nord entrò nel Gruppo ENF (Europa delle Nazioni e delle Libertà) con il partito francese Front National di Marine Le Pen. Fontana fu uno dei principali promotori di quella che definì una «alleanza storica».
Sui suoi account social Fontana pubblica spesso foto di sante e di santi, oltre che dello stadio del Verona, e con questo pretesto il 25 aprile dice di festeggiare San Marco invece della Liberazione dal nazifascismo. È un sostenitore della famiglia tradizionale, che non concepisce al di fuori dell’unione tra un uomo e una donna, e negli anni ha partecipato regolarmente e attivamente a manifestazioni come il Congresso Mondiale delle Famiglie, che nel 2019 riunì a Verona i movimenti globali antiabortisti, antifemministi e anti-LGBT+.
Fontana è anche iscritto al “Comitato No194”, un’organizzazione che chiede l’abrogazione della legge (la 194 del 1978, appunto) che in Italia consente alle donne di avere la libertà – in determinate condizioni – di interrompere una gravidanza in sicurezza. Alle manifestazioni del Comitato No194 ha partecipato anche il partito neofascista Forza Nuova.
Nel 2018 aveva partecipato al “Festival per la Vita” – altra manifestazione antiabortista e anti LGBT+ – in occasione del quale aveva parlato dicendo che «quella per la vita è la battaglia finale» e che i «nostri popoli sono sotto attacco». In quell’occasione parlò anche di «inverno demografico», arrivando a citare uno dei temi su cui più si è speso, quello della denatalità: nel 2018 scrisse anche un libro sulla questione, intitolato La culla vuota della civiltà. All’origine della crisi (con prefazione di Salvini), in cui dice cose come «il destino degli italiani rischia l’estinzione». Fontana lega sempre la questione del calo della natalità a quella delle migrazioni intese come “invasione”, usando un linguaggio molto in voga nell’estrema destra, così come la presunta associazione fra Islam e terrorismo.
Fontana ha anche fatto campagna elettorale per il referendum sull’autonomia del Veneto, per rendere più permissive le leggi sulla legittima difesa, contro lo ius soli. Le sue idee lo hanno spesso avvicinato ai maggiori leader estremisti internazionali, come Marine Le Pen in Francia e Viktor Orbán in Ungheria. In passato fece il tifo per Donald Trump, per il Partito della Libertà Austriaco, nazionalista e di destra, e contro l’entrata della Turchia nell’Unione Europea. Esultò per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Nel 2016 inviò un videomessaggio al congresso di Alba Dorata, partito greco neonazista che nel 2020 è stato giudicato una «associazione criminale».
Prima dell’inizio della guerra in Ucraina aveva spesso sostenuto apertamente Vladimir Putin in Russia.
A Verona Fontana ha diversi legami con i gruppi dell’estrema destra cittadina e con l’integralismo cattolico. Partecipò ad esempio ad alcune iniziative di Fortezza Europa, associazione nata quando un gruppo di militanti della sezione veronese di Forza Nuova aveva deciso di sostenere Federico Sboarina (di cui poi Fontana divenne vicesindaco) alle amministrative del 2017. Festung Europa, “Fortezza Europa” in tedesco, era il termine impiegato dalla propaganda del Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale per indicare l’Europa nazista.
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