05/06/19

NOTE SULL'ASSEMBLEA NAZIONALE DI NUDM DEL 1-2 GIUGNO A TORINO

Verona ce lo ha insegnato - il movimento delle donne è prima linea nella lotta contro il moderno fascismo - razzismo/sessismo, moderno medioevo clerical /patriarcale - sviluppiamo lotta e organizzazione MFPR.

Sull’assemblea nazionale di NUDM del 1 e 2 giugno a Torino.
 
Il Movimento Femminista proletario rivoluzionario è stato presente nei 2 giorni.

All’assemblea tra i due giorni hanno partecipato circa 500 donne.

L’assemblea si è aperta con la solidarietà alle due compagne anarchiche, Anna e Silvia, di Torino - in sciopero della fame nel carcere de L'Aquila.

Nel dibattito generale hanno avuto molto peso le questioni organizzative, delle comunicazioni, con richiesta di maggiore trasparenza – c’era stata molta confusione nella preparazione di questa assemblea. Ma questi problemi – su cui sono venute fuori anche critiche in maniera positiva e determinata, come anche difficoltà (in particolare segnalate da una compagna di Trento sulla questione repressione) - non hanno trovato una effettiva soluzione. Le proposte sono state di carattere tecnico, ma il problema non è tecnico, naturalmente

L’assemblea si è strutturata in 2 Tavoli contemporaneamente ma sullo stesso tema e la successiva riunione plenaria 

Anche quest’assemblea per la partecipazione ha mostrato una buona tenuta del movimento, al di là dei limiti, delle criticità.
L’assemblea ha mostrato che sta emergendo un drappello di giovani, i cui discorsi sono più legati alle questione di classe e alla situazione del governo attuale.

Il ruolo di Nudm di Roma non è stato presente come prima in maniera pervasiva. 
Da Milano alcuni interventi hanno espresso una posizione di destra, in particolare sulla questione elezioni, con compagne che si sono anche presentate nelle liste, benchè la posizione generale espressa sulle elezioni da Nudm fosse: "nessuna lista "amica" alle europee" - "Non Una Di Meno ha scelto di restare fuori dall’arena elettorale".
Al contrario, in positivo, si sta determinando una sorta di "lotta di posizione" sulla questione del rapporto con le Istituzioni e in parte con la Cgil.



La prossima assemblea dovrebbe essere all’inizio di settembre e si dovrebbe tenere a Napoli. 

Mentre per l’assemblea transnazionale si è ipotizzato gennaio, c’è stata discussione su chi invitare. In alcuni interventi si è proposto di invitare le realtà che a livello transnazionale nella lotta contro la violenza contro le donne si sono mobilitate e hanno praticato lo sciopero femminista



Le compagne del Mfpr hanno soprattutto fatto un lavoro di contatti, di informazione, distribuzione a varie realtà dell’invito al seminario estivo del Mfpr del 19-20-21 agosto.
E hanno fatto un banchetto degli ultimi opuscoli, interesse vi è stato soprattutto per l'opuscolo di Anuradha Ghandy: "Tendenze filosofiche nel movimento femminista".
E' stato diffuso anche l'appello su cui si stanno raccogliendo le firme contro il licenziamento della maestra antifascista di Torino, Lavinia.

Si conferma quando si dice che la quantità fa la qualità e che la lotta prolungata è la forma adatta x le donne trova una conferma in questo movimento. Importante che anche altre realtà territoriali si stiano unendo.

Ma vi sono alcuni aspetti che noi non condividiamo e su cui occorre chiarezza. Lo stesso giudizio sullo sciopero delle donne, nel comunicato di annuncio di questa assemblea viene ad assumere
il tutto, di fatto sostitutivo alla lotta rivoluzionaria delle donne.
Occorre poi che l'assemblea non si "chiuda" in un dibattito interno ma si ponga in sintonia con i problemi e le lotte che pur ci sono anche in questo periodo delle donne proletarie e con la fase politica attuale del fascio-populismo. Oggi la vittoria di Salvini/Lega porterà - come stiamo vedendo, ad uno scontato rilancio dell'azione dei Fontana, Pillon, governo contro le donne, con una messa in pratica del "congresso" di Verona; un rilancio che, anche in sintonia con la ripresa alla grande dell'attacco all'aborto, in particolare negli Usa, vedrà inevitabilmente anche in Italia porre al centro la messa in discussione del diritto d'aborto. Su questo occorrerà rispondere subito, scendere in piazza, attrezzarci, tra le masse e con le masse delle donne, allo scontro con il fascio-clerico integralismo sia "legale" che illegale.
Il movimento delle donne ha già dimostrato con la grande manifestazione del 24 novembre, lo sciopero dell'8 marzo e la vasta partecipazione alla manifestazione di Verona, che è una forte e determinata opposizione al governo e ai suoi neri passaggi e occorre continuare a farlo. 


Da una compagna di Milano presente all'assemblea

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