Non
Una di Meno è un movimento politico transfemminista, intersezionale,
antirazzista, antifascista, anticapitalista, autonomo da qualsiasi partito, che
mira alla trasformazione radicale della società a partire dalla lotta contro la
violenza maschile e di genere e contro le gerarchie sociali.
Per
questo, adesso che stiamo entrando nella fase della campagna elettorale per le
elezioni europee e amministrative con il suo carico di
strumentalizzazioni, vogliamo ribadire che Non Una Di Meno ha scelto di restare
fuori dall’arena elettorale: non vogliamo piccole riforme e compromessi che
modificano la condizione di pochi mentre lasciano intatte le gerarchie che ci
opprimono, i confini che ci dividono e la violenza sociale che ci schiaccia.
Noi
siamo un movimento transnazionale che aspira a una trasformazione radicale
della società e alla sovversione di rapporti di potere che travalicano i
confini nazionali.
Mentre
la crisi della rappresentanza politica è un dato di fatto, il nostro movimento
ha mostrato la capacità di aprire uno spazio politico sempre più espansivo, nel
quale hanno potuto prendere parola in prima persona tutti quei soggetti che
rifiutano violenza, oppressione e sfruttamento: donne e persone LGBTQI+,
precari, italiani senza cittadinanza e migranti che non hanno alcun diritto di
voto da esercitare, ma combattono in prima persona per la loro libertà di
movimento.
Lo
sciopero femminista globale è il processo attraverso il quale abbiamo affermato
la nostra autonomia, che si è riversata anche nelle strade di Verona e che ha
aperto lo spazio transnazionale per il protagonismo di chiunque voglia lottare
contro le politiche sessiste, razziste e neoliberali implementate con sempre
maggiore intensità a livello globale.
Questa
autonomia è la nostra forza e a partire da qui abbiamo rifiutato e rifiutiamo
ogni forma di gerarchia e delega, facendo dell’orizzontalità e del consenso
assembleare la base della nostra pratica politica.
Sappiamo
che i partiti ci vedono come un bacino di possibili voti e che in questa fase
di crisi cercano sponde nel movimento, ma diciamo a quei partiti che vogliono
relazionarsi con noi di rispettare l’autonomia e le pratiche organizzative del
movimento. Le candidature alle europee di alcune attiviste femministe sono
frutto di scelte e desideri individuali; scelte che rispettiamo ma che non sono
espressione del movimento.
Per
questo motivo la sigla nonunadimeno e la grafica consuetamente adottata dal
movimento non possono essere utilizzate a scopo elettorale. Tutte le compagne
del movimento Non Una Di Meno continueranno ad avere cura dell’autonomia di
quel soggetto politico che hanno attivamente contribuito a costruire,
un’attenzione che rappresenta un comune denominatore nella pluralità delle
nostre pratiche femministe.
Non
Una di Meno continuerà la propria lotta con le modalità di un movimento
transnazionale nato e cresciuto dal basso: abbiamo un Piano e non ci fermeremo
finché non lo avremo realizzato.
https://nonunadimeno
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