Siamo
contente che ci sia questa svolta, dopo la vergognose conclusioni del Tribunale
del Riesame di Napoli che aveva affermato che la ragazza aveva mentito, che non
vi era stata alcuna violenza.
Noi pensiamo che siano state importanti le mobilitazioni
delle donne fatte a Napoli nelle settimane scorse, seguite alla denuncia e
appello del Mfpr; senza di esse, l'ennesimo stupro, come succede per tanti
altri, sarebbe stato dimenticato e "archiviato".
Nello stesso tempo anche questa decisione della Procura non
può soddisfarci: se non ci fosse stato il "morso", allora non vi era
violenza sessuale? Se le donne reagiscono agli stupri "bloccandosi",
allora non c'è stupro? E' sempre la donna che si trova sul banco degli
inquisiti e che deve portare le "prove" secondo i presunti canoni di
reazione della giustizia borghese.
Per questa (in)giustizia la stessa
"vulnerabilità" di una donna invece di essere elemento aggravante,
diventa elemento di "consenso".
E ancora una volta le donne rischiano di essere violentate
due volte.
ORA, OCCORRE CONTINUARE LA MOBILITAZIONE A NAPOLI E LA
SOLIDARIETA' NAZIONALE. GLI STUPRATORI DEVONO ESSERE CONDANNATI!
MFPR
NAPOLI: La Procura ricorre in Cassazione
contro la scarcerazione dei ventenni accusati
Circumvesuviana: “Ci fu violenza sessuale. La ragazza reagì
mordendo uno dei tre"
di Vincenzo
Iurillo | 17 Aprile 2019
"Ci fu
violenza sessuale. E i tre presunti stupratori della 24enne di Portici nella
stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano devono tornare in
carcere. Lo sostiene la Procura di Napoli nel ricorso in Cassazione. Il ricorso
contesta le conclusioni del tribunale del Riesame di Napoli, secondo cui le
dichiarazioni della ragazza sono state considerate non attendibili...
La Procura
valuta diversamente dal Riesame i video del sistema di videosorveglianza della
stazione della Circumvesuviana.Per i pm si vedrebbe uno degli indagati tenere
stretta la spalla della ragazza e spingerla nell'ascensore. Non erano segnali
di affetto e consensualità, ma di coercizione. Per sottometterla. E usare poi
violenza nei suoi confronti".
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