In un
clima impegnato e nello stesso tempo bello, caldo, si è tenuta il 29 marzo alle
20,30 a
Bologna la presentazione, organizzata dalle compagne di Amazora presso
"Armonie", del libro di Anuradha Ghandy "Tendenze filosofiche
nel movimento femminista".
Le
compagne avevano fatto un lavoro nei giorni precedenti di informazione
dell'iniziativa.
Avevano
poi per la serata preparato anche un momento di cameraderia, con buone pizze
(una alla pugliese... in "omaggio" alla compagna del Mfpr che veniva
da Taranto), dolci, vino, ecc.
L'incontro
si è aperto e chiuso con due poesie dedicate alla dirigente del Partito
Comunista dell'India Maoista, morta nell'aprile 2008: una, "Anuradha...
sorriso di uragano" scritta dallo scrittore, poeta Varavara Rao, più volte
incarcerato dal regime fascista indiano; l'altra "Non fermatevi a piangere
alla mia lapide", scritta da un Anonimo.
Quindi
ci è stata la presentazione del libro da parte della compagna del Mfpr. Un
libro che, come è stato detto e come concepiva Anuradha Ghandy la battaglia
teorica strettamente unita alla pratica rivoluzionaria, è come un "fucile
in spalla" alle donne, contro i nemici delle masse popolari.
Ci si
è soffermati su alcuni aspetti della critica alle varie tendenze del movimento
femminista, per concludere che questa analisi/critica parla a
noi, alla necessità anche nel nostro paese di far una "pulizia" delle
tendenze sbagliate, piccolo borghesi presenti nel movimento femminista, perchè
queste influiscono sulla strada da percorrere nella battaglia delle donne.
Dopo
la presentazione, e partendo da spunti e riflessioni del libro, l'incontro è
andato avanti ancora per molto tempo, con domande, interventi, dibattito, che
hanno toccato vari aspetti: dal separatismo e sua differenza dalla necessaria
organizzazione autonoma delle donne; alla questione dello Stato nel periodo di
transizione; dalla differenza tra la guerra popolare, il ruolo in essa delle
donne e l'esperienza del movimento delle donne kurde; dalla lotta alle
concezioni e spesso pratica maschilista all'interno del sindacato di classe,
dello stesso partito comunista rivoluzionario, alla strategia dell'intreccio
lotta di classe e lotta di genere e della rivoluzione nella rivoluzione. ecc.
Alla
fine, in particolare una compagna proletaria ha posto la necessità di costruire
anche nella realtà di Bologna il movimento femminista proletario
rivoluzionario.
Nei
prossimi giorni pubblicheremo gran parte dell'incontro, grazie alla
registrazione fatta da una compagna di Bologna.
Abbiamo
detto, lasciandoci, che questo è un inizio. Dal dibattito è emersa la volontà
di fare presentazioni anche di altri opuscoli pubblicati dal Mfpr e l'invito da
parte della compagna del Mfpr ad un seminario estivo teorico sul femminismo
proletario rivoluzionario e la lotta di posizioni nel movimento delle donne.
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