Al fianco di Maria criminalizzata perchè antifascista!
Al fianco di Maria criminalizzata perchè le insegnanti, le donne devono
essere sottomesse, ma necessario e docile puntello di questa società!
oggi presidio a Padova: libere di insegnare e necessariamente
antifasciste!
mfpr-milano
La vita delle persone è fatta di tante cose: gioie, dolori, amori e
delusioni, piccoli gesti, abitudini, lavori obbligati, lavori che
soddisfano, lavori che sfruttano, relazioni, passeggiate, incontri.
La vita è un fatto collettivo, è collettivo nelle strade e nei luoghi
delle città in cui viviamo, è collettivo sui luoghi di lavoro, è
collettivo quando si lotta contro il fascismo, contro lo sfruttamento,
contro la violenza di genere.
La forza che scaturisce dall'agire collettivo è quella in grado di
dettare le condizioni per un mondo più giusto e libero, un mondo dove
non si muore in mezzo al mare, dove non ti versano la benzina fuori da
casa perché sei gay, lesbica, bisex, trans; un mondo dove le donne non
vengono violentate, un mondo dove ciascuno e ciascuna decide dei suoi
desideri, del suo corpo, un mondo dove ci si rispetta e ci si aiuta ad
affrontare le difficoltà.
La vita di Maria è fatta di tutte queste cose. Come la vita di tutti e
tutte noi che eravamo in piazza quel giorno, tante storie private. Una
sola storia collettiva.
Domenica è partita una vergognosa campagna mediatica contro Maria,
donna, compagna e antifascista, colpevole di essere scesa in piazza per
difendere i suoi diritti, e di tutt*, contro una vergognosa marcia
neofascista che chiedeva l'abolizione della legge 194, legge che tutela
l'interruzione volontaria di gravidanza, guadagnata con anni di lotte
femministe.
Il suo ruolo di insegnante è stato messo in discussione perché, a quanto
pare, per avere a che fare con gli studenti e le studentesse non puoi in
alcun modo mettere in discussione la società e la direzione sempre più
reazionaria che sta prendendo.
Tra le varie accuse, è stata additata come delinquente perché per anni
si è battuta al fianco di chi era sotto sfratto o aveva perduto la casa,
come se una docente non dovesse rivendicare il diritto che tutti abbiano
un tetto sopra la testa.
Un attacco maschilista e patriarcale: tutto questo non sarebbe successo
a Mario, perché Maria è donna e una donna che lotta non rispetta l'idea
di femminilità sulla quale ci vogliono schiacciare, quindi il suo corpo
va schiaffato in prima pagina, va messo in mostra.
Questa è violenza e non deve accadere mai più.
Un attacco così specifico e mirato, si inserisce perfettamente in un
quadro generale di odio e guerra fra poveri, a partire dai migranti fino
alle donne, che viene portato avanti giorno dopo giorno dal governo
giallo-verde, a cui aveva spianato la strada il PD.
Di fronte al tentativo di isolare una persona e metterla alla gogna, di
fronte all’attacco al mondo dell’istruzione che dovrebbe favorire il
pensiero critico e non ridursi semplicemente ad un’azienda, la risposta
non può che essere collettiva, di tutte quelle persone convintamente
antifasciste, che non ci stanno a subire e sanno da che parte schierarsi.
Siamo con Maria a difendere il diritto di ciascun* di noi di lottare per
le proprie idee, per un mondo più giusto, senza che nessuna sia
sfruttata, discriminata, oppressa.
Di seguito una serie di appuntamenti ai quali vi invitiamo a partecipare.
Si è scatenata moltissima solidarietà, ma non dobbiamo lasciare cadere
la cosa, Maria non deve subire nessuna conseguenza!
➤ Sabato 6 aprile h 18 Presidio in Piazza Antenore (davanti alla prefettura)
➤ Lunedì 8 aprile h 13 Presidio e Volantinaggio davanti al
Provveditorato in via Cave
➤ Martedì 9 aprile h 20:30 II assemblea cittadina alla Palestra Popolare
Chinatown per costruire tutti assieme un grande Corteo Sabato 13!
Un insegnante DEVE essere antifascista e se essere antifascista
significa essere una cattiva maestra:
SIAMO TUTTE CATTIVE MAESTRE!
Fate girare anche questa lettera scritta dal Coordinamento veneto per la
Scuola Pubblica e firmatelo:
https://sites.google.com/view/
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