dal blog notav
“Il fatto che Maya sia oggetto di un’attenzione “particolare” da parte
della Questura a seguito della denuncia pubblica sui maltrattamenti subiti è un
qualcosa di inaccettabile e, come accaduto ieri, non siamo disposti ad
assistere inermi a scene di ordinaria prevaricazione.”
In questi giorni Chiomonte è
stata protagonista di un festival dedicato ai vini e alla viticoltura di
montagna organizzato dall’associazione Imprend’oc (proprio quella che da
qualche tempo a questa parte si è autoproclamata rappresentante degli interessi
del territorio per gestire le compensazioni del Tav) e sponsorizzata da TELT
che, dopo aver appreso della presenza del movimento durante l’iniziativa, ha
valutato bene di non posizionare il proprio gazebo all’interno della
manifestazione.
In programma mostre fotografiche,
degustazione di vini e prodotti tipici e, in mezzo al pomeriggio di ieri, un
convegno sulle prospettive dello sviluppo del territorio che poteva vantare
oratori del livello di Antonio Ferrentino.
Non potevamo certamente mancare
in questa giornata, per poter rimarcare le profonde contraddizioni che portano
in seno questa associazione, il sindaco di Chiomonte e tutte le istituzioni che
si ostinano a voler prendere parola sullo sviluppo del nostro territorio mentre
dall’altra parte continuano a fomentare un progetto inutile e devastante per
l’intera Val di Susa, utile solo a rimpinguare le loro larghe tasche o tener ben
salde le proprie poltrone.
Ci siamo dunque dati appuntamento
questa mattina e, dopo aver fatto un pranzo condiviso e volantinato per le vie
del paese, ci siamo diretti verso la chiesa di Santa Caterina sede del
convegno.
Senza troppa sorpresa quello che
abbiamo trovato è stata l’ennesima vetrina istituzionale costruita ad hoc per
tentare miseramente di buttare il fumo negli occhi dei cittadini in cui si è
raccontato, alla solita scarsa platea di irriducibili si tav e rimestando in un
marcio vocabolario imparato a memoria, di quanto è bello il nostro territorio e
le sue tradizioni. Una bella storia condita con una totale e voluta
indifferenza nei confronti di quel cantiere che si trova a pochi passi dal
paese, che sta distruggendo e continuerà a distruggere tutto il territorio
circostante.
Come ogni teatrino che si rispetti non potevano mancare carabinieri e digos, che si sono presentati puntuali all’appello non appena Ferrentino ha fatto capolino all’inizio della via. Per difendere il suddetto con la sua corte e la sua grassa valigia di menzogne, si sono prontamente posizionati davanti alla porta determinati a non farci prendere parola. Tutto secondo copione, se non che ad un certo punto un noto agente della digos di Torino, tra le persone persone presenti al presidio, ha riconosciuto Maya (la ragazza di 19 anni malmenata in caserma dalla polizia poco meno di due settimane fa ) e con fare sprezzante le ha detto: “ ecco la donna più picchiata d’Italia” dandole poi uno spintone.
I notav al presidio, non
accettando queste infami provocazioni, hanno iniziato a contestare l’ “esimio”
agente di polizia in questione (che ha reagito ridendo e continuando a provocare
le donne presenti) e hanno provato a spiegare alla gente in sala il motivo per
cui tutto questo stava succedendo. La risposta è stata il tentativo da parte
delle forze dell’ordine di buttarci fuori dalla sede del convegno.
Oggi abbiamo assistito ad un
altro ordinario abuso da parte di chi, con una divisa addosso, crede che sia
tutto permesso. Chi sventola il vessillo della sicurezza in città, sono le
stesse persone che in Valsusa da anni militarizzano un territorio e tentano di
fare piazza pulita di coloro che si appongono agli interessi del Tav ed alla
devastazione della valle.
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