Da una lavoratrice comunale di Palermo
Centinaia di famiglie senza lavoro e senza casa, non sanno come sopravvivere, scendono in piazza, protestano ma nessuno li ascolta, i palazzi istituzionali sono chiusi per loro!
Giustamente tante famiglie occupano interi edifici abbandonati dal Comune o dalla Curia lasciati all'abbandono e all'incuria per anni e che nessuno utilizza . . . è la cosa più giusta e oltretutto legittima ma non per il Comune di Palermo che preferisce sgomberare buttandole in mezzo alla strada.
Dove va a finire la dignità delle persone? Con l'approvazione del decreto governativo Lupi secondo quanto previsto dall'art.5, chi occupa una casa non può avere la residenza e quindi non può usufruire dei beni di primaria necessità quali luce e acqua.
Questa è vera e propria violenza legalizzata dalle istituzioni, moderno fascista, non certo quella di chi scende in piazza per difendere i propri diritti brutalmente represso dalle forze di polizia.
Il sindaco di Palermo così come il resto della classe politica al potere si preoccupa solo di mandare ordinanze di sfratto mentre continua a vivere la vita di palazzo privilegiata anzichè trovare soluzioni per regolarizzare e garantire un tetto a tutti coloro che non ce l'hanno.
Queste sono le parole raccolte da uno sfrattato in una giornata di lavoro in postazione comunale: Abito in un edificio grandissimo che poi è una casa di riposo per anziani o almeno per qualcuno che è ancora rimasto . . .non è una casa privata ma appartenente a questa amministrazione. Quando l'abbiamo occupata (una decina di famiglie) oltre che risolvere la nostra situazione abitativa avevamo detto chiaramente che ci saremmo presi cura di questi vecchietti e quindi in un certo senso avremmo dato un contributo e risolto un problema al Comune che sostiene di non avere i fondi per mandare avanti questa casa. La prima domenica mattina, una bellissima giornata, decido di scendere con i bambini per farli giocare in quel parco immenso ero felice nel vedere i miei figli “scialare”(divertirsi) !
Il "signor" sindaco Orlando, conosce questi termini? Può leggere l'espressione di quell'uomo? Penso proprio di no . . . Lui non sta tra la gente e con la gente per la quale la “scialatina” dei propri figli può essere la felicità che può ricevere dalla vita; no egli sta con gli indegni compagni della sua classe borghese nei palazzi che non conosce queste emozioni e che ogni mese intasca stipendi d'oro mentre spolpa la popolazione con continue tasse.
Ma chi sta al potere e si riempie vergognosamente di parole come rinnovamento, cambiamento, rivoluzione (ma sempre in funzione dei loro interessi!) stia ben attento perché questo stato di cose spinge le masse a ribellarsi e a organizzarsi e prima o poi una Rivoluzione di ben altro tipo inevitabilmente li spazzerà via come classe.
G. lavoratrice comunale e compagna del circolo pc Palermo
Centinaia di famiglie senza lavoro e senza casa, non sanno come sopravvivere, scendono in piazza, protestano ma nessuno li ascolta, i palazzi istituzionali sono chiusi per loro!
Giustamente tante famiglie occupano interi edifici abbandonati dal Comune o dalla Curia lasciati all'abbandono e all'incuria per anni e che nessuno utilizza . . . è la cosa più giusta e oltretutto legittima ma non per il Comune di Palermo che preferisce sgomberare buttandole in mezzo alla strada.
Dove va a finire la dignità delle persone? Con l'approvazione del decreto governativo Lupi secondo quanto previsto dall'art.5, chi occupa una casa non può avere la residenza e quindi non può usufruire dei beni di primaria necessità quali luce e acqua.
Questa è vera e propria violenza legalizzata dalle istituzioni, moderno fascista, non certo quella di chi scende in piazza per difendere i propri diritti brutalmente represso dalle forze di polizia.
Il sindaco di Palermo così come il resto della classe politica al potere si preoccupa solo di mandare ordinanze di sfratto mentre continua a vivere la vita di palazzo privilegiata anzichè trovare soluzioni per regolarizzare e garantire un tetto a tutti coloro che non ce l'hanno.
Queste sono le parole raccolte da uno sfrattato in una giornata di lavoro in postazione comunale: Abito in un edificio grandissimo che poi è una casa di riposo per anziani o almeno per qualcuno che è ancora rimasto . . .non è una casa privata ma appartenente a questa amministrazione. Quando l'abbiamo occupata (una decina di famiglie) oltre che risolvere la nostra situazione abitativa avevamo detto chiaramente che ci saremmo presi cura di questi vecchietti e quindi in un certo senso avremmo dato un contributo e risolto un problema al Comune che sostiene di non avere i fondi per mandare avanti questa casa. La prima domenica mattina, una bellissima giornata, decido di scendere con i bambini per farli giocare in quel parco immenso ero felice nel vedere i miei figli “scialare”(divertirsi) !
Il "signor" sindaco Orlando, conosce questi termini? Può leggere l'espressione di quell'uomo? Penso proprio di no . . . Lui non sta tra la gente e con la gente per la quale la “scialatina” dei propri figli può essere la felicità che può ricevere dalla vita; no egli sta con gli indegni compagni della sua classe borghese nei palazzi che non conosce queste emozioni e che ogni mese intasca stipendi d'oro mentre spolpa la popolazione con continue tasse.
Ma chi sta al potere e si riempie vergognosamente di parole come rinnovamento, cambiamento, rivoluzione (ma sempre in funzione dei loro interessi!) stia ben attento perché questo stato di cose spinge le masse a ribellarsi e a organizzarsi e prima o poi una Rivoluzione di ben altro tipo inevitabilmente li spazzerà via come classe.
G. lavoratrice comunale e compagna del circolo pc Palermo
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