NO AD OGNI DISCRIMINAZIONE RAZZIALE ED ANTI-DONNE
NO ALL'ATTACCO AI DIRITTI SINDACALI !
BASTA VIOLENZA NEI LUOGHI DI LAVORO !
NO ALL'ATTACCO AI DIRITTI SINDACALI !
BASTA VIOLENZA NEI LUOGHI DI LAVORO !
La nostra Organizzazione Sindacale, SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE, da anni presta attenzione a quanto avviene presso un noto stabilimento alimentare di confezionamento dell'insalata, nel territorio di Mira. All'interno di questo stabilimento opera in regime di fatto di unicità di impresa una cooperativa, seguita ad altra precedente, che occupa quasi cento tra lavoratori e lavoratrici; uno stabilimento con un primato che purtroppo è assai diffuso nei tempi recenti: assenza assoluta di sindacati.
Per anni, Patricia, operaia nigeriana, è stata l'unica operaia sindacalizzata. Di recente si è associata alla ns.O.S. altra operaia, dell'Est Europa. Circa 5 anni fa, Patricia fu protagonista di una vertenza conclusasi positivamente di recupero retributivo. Si sveglia molto presto la mattina, per essere al lavoro, che ora è anche a turnazioni.
Lo scorso autunno, la ns.O.S.ha denunciato le condizioni di lavoro a rischio di salute altissimo, nel reparto monda, dove veniva lavata la salata. Il cloro eccessivo generava gravi problemi a vari-e lavoratrici, ma solo dalle ns. iscritte potemmo venire a conoscere questa situazione. Chiedemmo ed ottenemmo un positivo ed efficace intervento ispettivo dello Spisal, e da allora i problemi parevano risolti.
Tuttavia, quando in una Azienda si parla male dei sindacati, li si accusa di poter produrre la perdita del posto di lavoro, moltissimi lavoratori che potrebbero iscriversi e venire a conoscere meglio i propri diritti e possibilità, rimangono distanti dai sindacati, a volte anche diffidenti verso chi è iscritto-a. E comunque quando in una Azienda circolano voci come queste, è evidente che qualcuno con la testa non proprio a posto, può anche compiere atti come quello accaduto il giorno giovedì 5 giugno alle ore 14.
In quel momento, Patricia stava lavorando a tagliare verdura. Secondo N., operaio dell'Est Europa, lei lavorava “troppo lentamente”. È così infatti che ha giustificato il suo operato, davanti a tutti, ai-alle dirigenti della Cooperativa accorsi nel reparto subito dopo.Cosa era accaduto? N., questo operaio, si è avvicinato a Patricia, dal suo lato destro, e, da dietro, ha sferrato una calcolata e fredda gomitata alla metà della sua schiena, facendola tramortire sopra il banco dove lavorava. Ripresasi a fatica, telefonava al marito, che avvertiva la ns.O.S., dato che l'Azienda insisteva per portarla in auto all'Ospedale. Con il ns.intervento, dopo 1 ora e mezza circa, una ambulanza la portava all'Ospedale di Dolo, dove un avvocato prima e un ns. coordinatore poi, potevano verificare che era stata lasciata senza una particolare assistenza (senza acqua, senza farle togliere i sabot da lavoro e cambiarle la tuta che aveva ancora addosso). Al termine di 5 ore di controlli, ven
iva chiuso il controllo Ospedaliero con 1 gg di prognosi !!!! Si pensi che l'INAIL in data odierna ha intanto pronosticato inabilità per una settimana, sino al 12 giugno. Abbiamo appreso che N., sino a ieri sera, ancora stava lavorando, e questo nonostante l'intervento da noi richiesto, dei CC di Mira!!!! Nessuna sospensione disciplinare!!!!
Abbiamo chiesto alla cooperativa operante nello stabilimento, che ci contatti e risponda alle cose che abbiamo chiesto di chiarire, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
L'accaduto sarà perseguito nell'interesse della lavoratrice, ad ogni livello. Chiediamo che le forze politiche e sociali autenticamente democratiche e di base determino condizioni nuove per una difesa delle donne lavoratrici, discriminate per la loro attività sindacale, in particolare e certo purtroppo non solo, immigrate, dando sostegno aperto alla ns.O.S.ed al suo ruolo di difesa delle donne e dei “territori oscuri” del mondo del lavoro nella ns.provincia e ben oltre.
Slai cobas per il Sindacato di classe coord.prov.le Venezia
www.slaicobasmarghera.org martedì e sabato h.19-21 Marghera Piazza Municipio, 14
Per anni, Patricia, operaia nigeriana, è stata l'unica operaia sindacalizzata. Di recente si è associata alla ns.O.S. altra operaia, dell'Est Europa. Circa 5 anni fa, Patricia fu protagonista di una vertenza conclusasi positivamente di recupero retributivo. Si sveglia molto presto la mattina, per essere al lavoro, che ora è anche a turnazioni.
Lo scorso autunno, la ns.O.S.ha denunciato le condizioni di lavoro a rischio di salute altissimo, nel reparto monda, dove veniva lavata la salata. Il cloro eccessivo generava gravi problemi a vari-e lavoratrici, ma solo dalle ns. iscritte potemmo venire a conoscere questa situazione. Chiedemmo ed ottenemmo un positivo ed efficace intervento ispettivo dello Spisal, e da allora i problemi parevano risolti.
Tuttavia, quando in una Azienda si parla male dei sindacati, li si accusa di poter produrre la perdita del posto di lavoro, moltissimi lavoratori che potrebbero iscriversi e venire a conoscere meglio i propri diritti e possibilità, rimangono distanti dai sindacati, a volte anche diffidenti verso chi è iscritto-a. E comunque quando in una Azienda circolano voci come queste, è evidente che qualcuno con la testa non proprio a posto, può anche compiere atti come quello accaduto il giorno giovedì 5 giugno alle ore 14.
In quel momento, Patricia stava lavorando a tagliare verdura. Secondo N., operaio dell'Est Europa, lei lavorava “troppo lentamente”. È così infatti che ha giustificato il suo operato, davanti a tutti, ai-alle dirigenti della Cooperativa accorsi nel reparto subito dopo.Cosa era accaduto? N., questo operaio, si è avvicinato a Patricia, dal suo lato destro, e, da dietro, ha sferrato una calcolata e fredda gomitata alla metà della sua schiena, facendola tramortire sopra il banco dove lavorava. Ripresasi a fatica, telefonava al marito, che avvertiva la ns.O.S., dato che l'Azienda insisteva per portarla in auto all'Ospedale. Con il ns.intervento, dopo 1 ora e mezza circa, una ambulanza la portava all'Ospedale di Dolo, dove un avvocato prima e un ns. coordinatore poi, potevano verificare che era stata lasciata senza una particolare assistenza (senza acqua, senza farle togliere i sabot da lavoro e cambiarle la tuta che aveva ancora addosso). Al termine di 5 ore di controlli, ven
iva chiuso il controllo Ospedaliero con 1 gg di prognosi !!!! Si pensi che l'INAIL in data odierna ha intanto pronosticato inabilità per una settimana, sino al 12 giugno. Abbiamo appreso che N., sino a ieri sera, ancora stava lavorando, e questo nonostante l'intervento da noi richiesto, dei CC di Mira!!!! Nessuna sospensione disciplinare!!!!
Abbiamo chiesto alla cooperativa operante nello stabilimento, che ci contatti e risponda alle cose che abbiamo chiesto di chiarire, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
L'accaduto sarà perseguito nell'interesse della lavoratrice, ad ogni livello. Chiediamo che le forze politiche e sociali autenticamente democratiche e di base determino condizioni nuove per una difesa delle donne lavoratrici, discriminate per la loro attività sindacale, in particolare e certo purtroppo non solo, immigrate, dando sostegno aperto alla ns.O.S.ed al suo ruolo di difesa delle donne e dei “territori oscuri” del mondo del lavoro nella ns.provincia e ben oltre.
Slai cobas per il Sindacato di classe coord.prov.le Venezia
www.slaicobasmarghera.org martedì e sabato h.19-21 Marghera Piazza Municipio, 14
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