23/06/14

Contro i Licenziamenti al Brico io di L'Aquila - Appello

I licenziamenti al “Brico io” di L'Aquila devono essere ritirati!

Le lavoratrici del Brico io di L’Aquila il 25 novembre 2013 avevano partecipato allo sciopero delle donne, rompendo anche il clima di silenzio e subordinazione che ha accompagnato una riorganizzazione del lavoro fatta di più sfruttamento e che poi ha preparato i 4 licenziamenti di oggi, fra cui quello della lavoratrice, Luigia De Biasi, dello Slai cobas sc e del Movimento femminista proletario rivoluzionario, che quello sciopero aveva promosso.
Licenziamento è anche violenza, vuol dire tornare a casa, vuol dire peggiori condizioni di lavoro per chi resta, vuol dire che domani potrebbe toccare ad altre lavoratrici!
Questo avviene in una città come L’Aquila, dove invece di ricostruire si continua a distruggere anche i pochi posti di lavoro e a far pagare la crisi non ai responsabili, ai padroni assassini che se la ”ridono”, ma a chi di questa crisi non ha colpa.
Per questo noi CHIEDIAMO CHE LUIGIA E GLI ALTRI TORNINO SUBITO AL LAVORO.
Rispondi a quest'appello!
scrivi a sommosprol@gmail.com
https://www.youtube.com/watch?v=SiLUBVSseqU


Seguono primi comunicati di solidarietà e adesioni:

- da parte mia e delle lavoratrici e disoccupate di Taranto un fortissimo abbraccio e... avanti: hanno sollevato una pietra che gliela dobbiamo far ricadere sui piedi!
Margherita e le altre 


- Solidarieta a Luigia e alle lavoratrici e lavoratori licenziati a Brico Aleandri di l'Aquila

LA REPRESSIONE PADRONALE AVANZA MAGGIORMENTE CONTRO LE DONNE, MA LUNGI DAL FERMARNE LA LOTTA, ESSA SCATENA ANCOR PIU’ LA RIBELLIONE!

SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO A LUIGIA E ALLE ALTRE LAVORATRICI E AI LAVORATORI, DEL “BRICO ALEANDRI” DELL’AQUILA, INGIUSTAMENTE LICENZIATI

Luigia De Biasi, RSA SLAI Cobas s.c. dell’azienda commerciale “Brico Aleandri”, nella giornata dello SCIOPERO GENERALE E NAZIONALE DELLE DONNE del 25 novembre 2013, aveva organizzato un’importante e particolare iniziativa di lotta all’interno e fuori dal negozio Brico io, appendendo striscioni e drappi rossi all’esterno del predetto locale commerciale, e cartelli rossi nei vari reparti, contro femminicidi e stupri, e per il cambiamento di tutta la vita delle donne, distribuendo, inoltre, alle clienti, i volantini contenenti la piattaforma dello sciopero.

Si è trattato di uno sciopero simbolico, come hanno affermato allora Luigia e le lavoratrici che hanno dato vita alla singolare iniziativa, ma “tinto di rosso, come il sangue e il dolore delle donne uccise e violentate dagli uomini che odiano le donne, ma anche come il colore della passione della lotta…”

Evidentemente la cosa ha parecchio infastidito l’azienda, tanto che tra i 4 licenziamenti, già annunciati lo scorso mese di gennaio, vi è proprio quello della lavoratrice e rappresentante sindacale in oggetto, aderente al MFPR.

La cosa altrettanto grave è che non solo non vi era alcun giustificato motivo oggettivo per licenziare, ma l’amministrazione aziendale non ha voluto fare neanche ricorso agli ammortizzatori sociali previsti per legge, onde evitare di buttare in mezzo ad una strada lavoratrici e lavoratori.

Ovviamente, lo SLAI Cobas s.c. respinge con forza la vile manovra. Le lavoratrici e i lavoratori colpiti impugneranno i licenziamenti, palesemente illegittimi ed ingiusti, e lotteranno finché non saranno ritirati, così come comunicato ieri da Luigia De Biasi.

IL POSTO DI LAVORO NON SI TOCCA, LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA!
CONTRO IL MODERNO FASCISMO PADRONALE, PIENAMENTE LEGITTIMATO DAL GOVERNO RENZI, MODERNO FASCISTA, CHE COLPISCE DOPPIAMENTE LE DONNE, SERVE ED URGE LA SOLIDARIETA’, L’UNITA’ DI CLASSE E LA MOBILITAZIONE DI TUTTE LE LAVORATRICI, OPERAIE, PRECARIE,DISOCCUPATE, GIOVANI.

LICENZIAMO… I PADRONI E IL GOVERNO RENZI, GOVERNO DEI PADRONI! 
Pa, 20.06.2014
Lavoratrici SLAI Cobas s.c./Policlinico Palermo

- Esprimiamo la nostra solidarieta' e il nostro sostegno ai lavoratori e lavoratrici licenziate. Basta licenziamenti. Basta con questo governo fascista e con tutti i governi. Basta. Le proletarie/i i lavoratori le donne che lavorano nn sono e nn devono piu' essere carne da macello. Vicine a Luigia e alle altre/i.
COLLETTIVO STELLA LA ROSSA di Bologna 


- Sottoscrivo l'appello contro  i licenziamenti al BRICO e invio la mia totale solidarietà
Maria Grazia Campari Firenze


- Massima solidarietà, a Luigia e agli altri licenziati/e, non mollate! Un abbraccio f

- LE PRECARIE E I PRECARI COOP SOCIALI ADERISCONO ALL'APPELLO... IL POSTO DI
LAVORO NON SI TOCCA LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA!
SOLIDARIETA' A LUIGIA RSA DELLO SLAI COBAS S.C. E COMPAGNA DEL MFPR LICENZIATA INSIEME AD ALTRI TRE TRA LAVORATRICI E LAVORATORI DAI PADRONI DEL "BRICO IO" DI L'AQUILA


- Solidarietà per la compagna licenziata, in questo clima post-fascista siamo tutti nelle stesse condizioni precarie, proprio come promise l'allora ministro Fornero: "Dimenticate il posto fisso".
Solo uniti si ottengono risultati tangibili, e la Storia è qui a dimostrarlo. Renzi è solo l'ultimo di una interminabile serie di massoni che hanno governato questo stupendo ed immenso Paese pieno di meraviglia, non possiamo più permettere questo sfruttamento delle masse popolari da parte di illegittimati.

Lorenzo Semeraro - operaio slai cobas sc dell'Ilva di Taranto
 

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Fiorella Onofri, insegnante (AQ)
Lavoratrici e disoccupate dello Slai Cobas s. c. Taranto
Maria Grazia Campari, avvocata del lavoro (Firenze)
Lavoratrici SLAI Cobas s.c./Policlinico Palermo

movimento femminista proletario rivoluzionario
COLLETTIVO STELLA LA ROSSA di Bologna
Catia Tebaldi, pensionata (Bologna)
Daria, impiegata (Roma) del MFLA di Radio Onda Rossa
Precarie delle Coop Sociali (Palermo)
Massimo D’Ascenzo, insegnante (AQ)
Layla Buzzi (BO)
Lucila Garcia (Lucca)

Lorenzo Semeraro - operaio slai cobas sc dell'Ilva di Taranto

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