Quattro lavoratrici che svolgono le pulizie all'interno dell'
immobile della Prefettura di Bologna e del Commissariato del Quartiere
Santa Viola hanno deciso oggi di incrociare le braccia e scioperare in
protesta per le condizioni e i ricatti a cui sono sottoposte.
Le
lavoratrici hanno finora svolto la loro mansione con una semplice
lettera di assunzione mai tramutata in contratto, pure se la società di
pulizie per cui lavorano, la Euro & Promos, con
sede ad Udine, gli ha sempre fatto credere il contrario. Rivoltesi alla
CGIL per avere la possibilità di regolarizzarsi effettivamente – cosa
importantissima dato che le lavoratrici sono, manco a dirlo, tutte
straniere – non hanno ricevuto alcun sostegno effettivo, se non
reiterate promesse; é per questo motivo che hanno deciso di tesserarsi
con il Sindacato Intercategoriale Cobas, nella sperenza di far valere le proprie ragioni. Lo stato non regolarizzato, peraltro, vale a dire effettivamente essere considerate come lavoratrici in nero,
situazione paradossale e a dir poco insostenibile per chi si è
mobilitata da tempo chiedendo la regolarizzazione. Invece di ottenere
ciò, le lavoratrici si vedono sbatter in faccia quotidianamente le
porte per accedere a diversi servizi senza che vi siano problemi,
disguidi, ritardi, negazioni delle prestazioni, dalla sanità,all'
iscrizione dei figli a scuola e, ironia della sorte, il rinnovo del
permesso di soggiorno che proprio Questura e Prefettura dovrebbero
rilasciare loro...
Oltre a denunciare la mancata
regolarizzazione di un contratto minimo che prevede una retribuzione
lorda di 200 e rotti euro per 32 ore effettive, con un monte settimanale
di due ore per quattro giorni, vedendosi negli ultimi tempi
regolarmente retribuite solo 6 delle 8 ore settimanali, le lavoratrici
hanno protestato per l'atteggiamento vessatorio delle proprie
responsabili e al contempo lo stato di ostilità all'interno della
Prefettura stessa, con continue lamentele dovute a supposte mancanze
nelle prestazione del servizio di pulizia.
Una cosa, quest'ultima,
che sa di vera e propria beffa e la dice lunga del senso civile di chi
opera nella Prefettura, dato che in quattro lavoratrici dovrebbero
pulire circa 2000 m quadri, 78 stanze e oltre una dozzina di bagni in
sole due ore!
Nel frattempo che le lavoratrici in sciopero hanno
presidiato davanti alla Prefettura insieme a sindacalisti Si.Cobas e
militanti del Laboratorio Crash! per capire se si davano le condizioni
per cui si poteva aprire una vertenza volta a regolarizzare la
situazione contrattuale, all'interno del Palazzo di Governo si svolgeva
un tavolo del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza,
presieduto dal sindaco Virginio Merola, che ha decretato un
ulteriore giro di vite per quel poco che rimane di vitalità notturna nel
periodo estivo per quanto riguarda la zona universitaria. Il tutto
in nome di un opaco legaritarismo in salsa securitaria che era stato
già adottato durante il periodo della Giunta Cofferati,in cui Merola era
il secondo dello “sceriffo” (questo nomignolo la dice lunga sulla fama
che l'ex segretario CGIL aveva tristemente acquisito in città a seguito
dei suoi provvedimenti), e che aveva ottenuto poco, se non meno di
niente.
Un appello alla legalità che evidentemente non riguarda
gli affari interni a Questura e Prefettura, dato le condizioni cui sono
costrette le lavoratrici delle pulizie in quegli edifici, e che sono ben
testimoniate da queste dichiarazioni di una delle scioperanti.
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