Dalla mattina di mercoledì 4 giugno il
Duomo di Este è costretto ad ospitare delle accanite quanto determinate
lavoratrici, ingiustamente licenziate il 23 dicembre scorso dalla
fondazione Santa Tecla di Este, che per conto della curia padovana
gestisce una casa di riposo per anziani. Le “nostre” si sono stabilite
all'interno del duomo di Este, e lì intendono restarvi nonostante don
Franco Rimano, parroco del Duomo, e l’Intera Pastorale padovana abbiano
più volte provato a cacciarle.
Evidentemente non sono bastasti 110
faticosi giorni e notti di presidio permanente, il salire ed occupare
una torre, i numerosi volantinaggi per spiegare la situazione, il
boicottaggio di una mensa di Padova controlla dalla curia, svariati
presidi sotto le sedi della Regione Veneto, che avrebbe dovuto
intervenire ancora mesi fa ed invece ha rinviato per l’ennesima volta
l'incontro con i rappresentanti regionali, che si son visti travolgere
dall'inchiesta sul MOSE, non son bastati dicevamo a far capire quanta
determinazione c’è in queste coraggiose lavoratrici.
Infatti, loro, mica chiedono la carità;
anzi! Vogliono solo poter tornare a ciò che per anni hanno
dignitosamente svolto: il loro lavoro. E la loro lotta continuerà almeno
fino a che il presidente della fondazione Don Marco Cagol non si
presenterà al tavolo di trattativa convocato in Regione.
Purtroppo la curia, la regione e il Partito Democratico, da mesi cercano attraverso ricatti, tentativi di cooptazione, false promesse, minacce e falsità, di indebolire la lotta delle lavoratrici; invece la lotta si rafforza e nonostante le difficoltà il ritiro dei licenziamenti è ancora l'obbiettivo che le lavoratrici perseguono e intendono a tutti costi raggiungere: con un largo sostegno degli abitanti e lavoratori di Este e dintorni che in questi quasi quattro mesi di presidio, volantinaggi e azioni le hanno sostenute e hanno in molti portato solidarietà.
Qui sotto il comunicato stampa dell'USB che segue le lavoratrici:
COMUNICATO STAMPA
USB, SANTA TECLA D’ESTE (PD): CONTINUA LA VEGLIA DELLE LAVORATRICI LICENZIATE DAL SANTA TECLA
Continua anche stanotte la veglia delle lavoratrici licenziate dal Santa Tecla al Duomo di Este, nonostante l’intera Pastorale di Padova e il Parroco del Duomo di Este Don Franco Rimano abbiano più volte tentando di cacciarle dalla casa del Signore, continuando l’opera, per nulla caritatevole, iniziata dal Presidente della Fondazione Santa Tecla e Responsabile della Pastorale del lavoro della Diocesi di Padova Don Marco Cagol che le ha inviato le lettere di licenziamento alla vigilia di Natale.
“Non chiediamo la carità, chiediamo solo di tornare al nostro lavoro, svolto con professionalità per molti anni, veglieremo ad oltranza sino a quando la Regione Veneto manderà la convocazione di un tavolo di trattativa alla presenza di USB e della Fondazione Santa Tecla, con all'ordine del giorno il ritiro dei licenziamenti e il reintegro al lavoro” dichiarano a gran voce.
“La Pastorale di Padova intervenga solo per porre rimedio agli errori fatti sino ad ora, cercando di facilitare il dialogo, e non creando ulteriori pressioni a queste lavoratrici ormai senza reddito da oltre quattro mesi, solo così si potrà restituirle la dignità ingiustamente tolta” dichiara Daniela Rottoli dell’esecutivo nazionale USB.
Padova, 5 giugno 2014
USB Unione Sindacale di Base
Purtroppo la curia, la regione e il Partito Democratico, da mesi cercano attraverso ricatti, tentativi di cooptazione, false promesse, minacce e falsità, di indebolire la lotta delle lavoratrici; invece la lotta si rafforza e nonostante le difficoltà il ritiro dei licenziamenti è ancora l'obbiettivo che le lavoratrici perseguono e intendono a tutti costi raggiungere: con un largo sostegno degli abitanti e lavoratori di Este e dintorni che in questi quasi quattro mesi di presidio, volantinaggi e azioni le hanno sostenute e hanno in molti portato solidarietà.
Qui sotto il comunicato stampa dell'USB che segue le lavoratrici:
COMUNICATO STAMPA
USB, SANTA TECLA D’ESTE (PD): CONTINUA LA VEGLIA DELLE LAVORATRICI LICENZIATE DAL SANTA TECLA
Continua anche stanotte la veglia delle lavoratrici licenziate dal Santa Tecla al Duomo di Este, nonostante l’intera Pastorale di Padova e il Parroco del Duomo di Este Don Franco Rimano abbiano più volte tentando di cacciarle dalla casa del Signore, continuando l’opera, per nulla caritatevole, iniziata dal Presidente della Fondazione Santa Tecla e Responsabile della Pastorale del lavoro della Diocesi di Padova Don Marco Cagol che le ha inviato le lettere di licenziamento alla vigilia di Natale.
“Non chiediamo la carità, chiediamo solo di tornare al nostro lavoro, svolto con professionalità per molti anni, veglieremo ad oltranza sino a quando la Regione Veneto manderà la convocazione di un tavolo di trattativa alla presenza di USB e della Fondazione Santa Tecla, con all'ordine del giorno il ritiro dei licenziamenti e il reintegro al lavoro” dichiarano a gran voce.
“La Pastorale di Padova intervenga solo per porre rimedio agli errori fatti sino ad ora, cercando di facilitare il dialogo, e non creando ulteriori pressioni a queste lavoratrici ormai senza reddito da oltre quattro mesi, solo così si potrà restituirle la dignità ingiustamente tolta” dichiara Daniela Rottoli dell’esecutivo nazionale USB.
Padova, 5 giugno 2014
USB Unione Sindacale di Base
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