TURCHIA: NAZISMO E PATRIARCATO
Le foto della ragazza torturata, uccisa e denudata per strada sono state rese pubbliche dalla polizia. Lo scopo degli sgherri del regime turco è evidente: intimidire l'intera popolazione per ricondurla sotto il controllo di un potere non più accettabile. E' lo stesso macabro rito usato dai nazisti sui i corpi delle partigiane che cadevano nelle loro mani.
In entrambi i casi, oltre l'orrore suscitato dalla ferocia bestiale esercitata su un essere umano in cui ciascuno può riconoscersi, la ostentazione delle sevizie inferte ad un corpo femminile era, ed è ancora oggi, la affermazione simbolica di un potere reazionario che, per per sua natura, è sempre maschilista e patriarcale
Fermare il massacro del regime turco a Cizre
Mentre le persone intrappolate negli scantinati vengono massacrate dalle forze dello stato a Cizre città di Şırnak, decine di corpi sono stati portati all’ospedale e nessuna notizia è stata ricevuta di molti altri che si trovano davanti alla minaccia di imminente esecuzione.
Delle 134
persone note per essere bloccate negli scantinati-94 nel quartiere
Cudi e 45 a Sur, finora è stato verificata l’uccisione di 66.
Primo
scantinato:nessuna notizia di 15 feriti e di altre 9 persone
È da 19 giorni
da quando un totale di 31 persone rifugiate in uno scantinato di
un edificio in via Bostancı nel quartiere Cudi a causa del diniego
dell’accesso medicoche non è stata ricevuta nessuna notizia dai 15
feriti e di 9 persone stremate da 11 giorni.
Oltre
all’ostacolo dei medici volontari in città per il recupero degli
intrappolati,anche alle ambulanze della municipalità di Cizre è
stato negato l’accesso sul posto per giorni per presunti motivi di
“scontri”nella zona.I funzionari di HDP hanno auto colloqui per il
recupero delle vittime che sono rimasti inconcludenti.L’edificio è
crollato al piano seminterrato quando è stato stabilito ultimo
contatto con le persone intrappolate 11 giorni fa.Non c’era cibo
né acqua, né i mezzi per vestire i feriti.Lo scantinato conosciuto
come lo”scantinato dell’atrocità” è divenuto una sorta di tomba
per 15 feriti e altre 9 persone stremate.
Secondo
scantinato:39 persone delle 62 massacrate,nessuna notizia di altri
23
L’edificio di
via Narin nel quartiere Cudi dove 62 persone avevano trovato
rifugio è stato anch’esso preso di mira dalle forze dello stato
con colpi di carro armato.Un fuoco partito dagli attacchi dai
piani superiori è rimbalzato nello scantinato dove le persone
avevano trovato rifugio,e come conseguenza 9 feriti gravi sono
rimasti bruciati a morte.Inoltre il 16 enne Abdullah Gün è stato
colpito a morte dalle forze dello stato dopo che era uscito per un
pò dallo scantinato.
Nella sera del
7 febbraio,i militari e le forze turche hanno condotto una
offensiva su di un edificio.La televisione gestita dallo stato il
canale TRT ha riportato ultime notizie sostenendo che “circa 60
terroristi erano stati neutralizzati”durante l’operazione.Questa è
stata seguita dal ritiro del rapporto e l’annuncio di diverse
figure da parte di funzionari del governo, nel tentativo di
coprire la scala del massacro.
Il primo
ministro Ahmet Davutoglu ha smentito il report di TRT, affermando
che si erano appoggiati sulla dichiarazione del governatore di
Sirnak, che ha aveva dichiarato che ” sono state uccise 10
persone”.Ieri sera a due ambulanze della municipalità di Cizre non
è stato consentito l’accesso sul luogo per i recupero delle
vittime,dopo che 27 copri bruciati e frammentati sono stati
trasportati all’ospedale di stato di Cizre.Mentre 12 corpi sono
stati trovati sulla scena e oggi sono stati portati
all’ospedale,il destino di altri 23 conosciuti per essere bloccati
nell’edificio rimane sconosciuto.
Secondo il
deputato di HDP di Şırnak Faysal Sarıyıldız,c’erano un totale di
10 caduti e 52 persone ferite nello scantinato quando hanno hanno
raggiunto le persone.Ha affermato che avevano sospettato che tutti
erano stati uccisi nel massacro.
Terzo
scantinato:20 bruciati a morte,nessuna notizia di altre 25 persone
Oggi è emerso
che c’erano 45 persone bloccate in un altro edificio nel quartiere
Sur.Colpi di carro armato hanno causato il collasso dei piani
superiori,dopo di che le forze di polizia sono entrare
nell’edificio e hanno messo a fuoco lo scantinato utilizzando
petrolio, a seguito del quale 20 persone sono bruciate a morte.25
altre si trovano fronte a una minaccia imminente di esecuzione.
Derya Koç,ex
co-presidente della sezione di HDP a Milas,che si trova tra le
persone intrappolate nel citato edificio,ha dichiarato al telefono
in data odierna che continui colpi di artiglieria da parte delle
forze dello stato hanno iniziato a demolire l’edificio che ha
lasciato le persone all’interno sotto le macerie.Ha dichiarato che
la polizia ha sparato gas lacrimogeni all’interno dell’edificio e
che, pertanto, non possono respirare .
Hanno
difficoltà a parlare a causa dei gas lacrimogeni.Koc ha riferito
che uno dei feriti che ha sofferto di bruciature è in gravi
condizioni,mentre anche altri si trovano in serie condizioni. e
non trovano niente per fermare l’emorragia.
” Non possiamo
respirare.Molte persone hanno sofferto ferite alle braccia e alle
gambe.Uno dei feriti ha perso un occhio. Quelli con ferite gravi
moriranno se non riceveranno cure mediche urgenti “, ha aggiunto.
Manifestazioni di solidarietà col Kurdistan: cariche a Parigi e Zurigo
Nella giornata di lunedì due diverse manifestazioni di solidarietà con il popolo kurdo contro la sanguinosa guerra portata avanti dal governo turco di Erdogan sono state caricate dalla polizia:
A Parigi poco dopo mezzogiorno circa 150 manifestanti curdi hanno cercato di manifestare davanti al consolato turco in avenue Lamballe. Bloccati all'inizio del lungo Senna, i manifestanti (che avevavano comunicato la manifestazione al Prefetto) hanno cercato di forzare il blocco. La polizia ha risposto lanciando diversi lacrimogeni e caricando. Diciassette persone sono state arrestate.
A Zurigo, sempre lunedì, la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere una manifestazione non autorizzata davanti al consolato turco. I manifestanti si erano radunati in presidio alle 16 di fronte al consolato e protestavano contro la situazione in Kurdistan. Alcuni hanno lanciato pietre e altri oggetti contro l'edificio. Sei gli arresti. Il presidio è andato avanti fino a sera nonostante l'aggressione e le minacce della polizia.
A Parigi poco dopo mezzogiorno circa 150 manifestanti curdi hanno cercato di manifestare davanti al consolato turco in avenue Lamballe. Bloccati all'inizio del lungo Senna, i manifestanti (che avevavano comunicato la manifestazione al Prefetto) hanno cercato di forzare il blocco. La polizia ha risposto lanciando diversi lacrimogeni e caricando. Diciassette persone sono state arrestate.
A Zurigo, sempre lunedì, la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere una manifestazione non autorizzata davanti al consolato turco. I manifestanti si erano radunati in presidio alle 16 di fronte al consolato e protestavano contro la situazione in Kurdistan. Alcuni hanno lanciato pietre e altri oggetti contro l'edificio. Sei gli arresti. Il presidio è andato avanti fino a sera nonostante l'aggressione e le minacce della polizia.
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