Avrei insultato una poliziotta, tale sig. Alice Rolando, vicequestore
aggiunto presso il commissariato San Donato a Torino e spesso presente
nel cantiere di Chiomonte. Nel
novembre del 2012 durante un’iniziativa delle Donne in Movimento contro
la violenza sulle donne e in occasione della visita dell’allora
ministra Cancellieri, io l’avrei oltraggiata con frasi offensive.
Già il processo era stato una farsa, con un giudice distratto e
frettoloso, coi testimoni dell’accusa che erano tre sottoposti della
Rolando, e con la P.M. che ha anche denigrato le dichiarazioni dei miei
testimoni.
Non ho pronunciato mai parole sessiste e volgari verso una donna.
Neanche verso una donna in divisa. Quando vado alle reti, fatico a
trattenere la mia rabbia e spesso la esprimo nelle forme più pesanti che
posso, le mie grida sono note e fastidiose. Per questo mi hanno dato il
foglio di via da Chiomonte, Giaglione, Venaus per tre anni. Foglio di
via che non ho rispettato e che mi costerà un altro processo con
conseguente condanna. Ma un conto è pagare il prezzo della mia libertà
di circolazione, un conto è essere condannata per frasi mai proferite,
infamanti.
Penso alla violenza che ha subito Marta, una di noi arrestata durante
un’iniziativa, molestata e insultata dalle forze dell’ordine, e che
quando ha denunciato non è stata creduta.
Penso che sia molto grave che qualcuno, purchè in divisa possa
denunciare il falso sapendo che dalle parti del Tribunale di Torino c’è
sempre un giudice che lo prende sul serio.
Ho molta rabbia per questa vile condanna, ma cercherò di indirizzarla il
più possibile verso il cantiere, dove continuerò ad andare, gridando un
po’ più forte. Per farmi sentire bene e di nuovo dalla sig.Rolando che è
una donna bugiarda.
Io sono una donna notav.
Ermelinda
(Non mi aspettavo di essere assolta).
da notav.info
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