04/02/16

Ma quale Family day? “La famiglia uccide più della mafia!”



Mentre la Chiesa unitamente a cattolici integralisti, partiti di centrodestra, senatori cattolici del pd, Casa Pound ecc.,  rilancia la crociata ideologico-politico-culturale  a difesa della famiglia,  “naturale e civile”,   contro le unioni gay, che considera, invece, “sterco del demonio”, in questi ultimi giorni si sono consumate delle ennesime tragedie familiari. 
Due donne uccise dai propri partner ed una terza, incinta all’ottavo mese,  si torva in fin di vita per le gravi ustioni riportate sul 50% del corpo.

Inoltre, il 30 gennaio scorso, giornata del Family Day, a Perugia un uomo facente parte di una famiglia tradizionale, “benedetta dal Signore”, uccide sgozzandoli i suoi due bambini e tenta di ammazzare pure la moglie; infine, si suicida.

Purtroppo la mattanza delle donne ( più di 1.200 negli ultimi 10 anni) da parte di mariti, compagni, ex, fidanzati, spasimanti, ed il massacro di bambini ( più di 200 negli ultimi 10 anni) per mano di padri che uccidono finanche le proprie creature per punire le loro mamme ed affermare la propria mascolinità ( come sostengono noti psichiatri, tra cui
Ben Buchanan, psichiatra canadese del Victorian Counselling and Psychological Services), o per liberarsi della famiglia, come è stato il caso di Motta Visconti, dove Carlo Lissi ha barbaramente sgozzato moglie e figli, sono divenuti una tragica normalità e dimostrano inconfutabilmente come il tanto decantato “focolare domestico” sia invece, oggi più che mai, luogo di morte per le donne oltreché per i bambini.

“La famiglia uccide più della mafia”, sono stati costretti a scrivere anche i giornali, già parecchi anni fa, tuttavia,come anzidetto, la Chiesa - poderoso apparato di potere e baluardo reazionario del sistema-  insieme alle forze più retrive ed oscurantiste,  periodicamente da vita  a campagne di santificazione della “sacra famiglia”. Ciò  in quanto l’istituto familiare è la cellula base del sistema capitalistico, ammortizzatore sociale e contenitore delle frustrazioni individuali e familiari, soprattutto in tempi di crisi e di “macelleria sociale”. Ma ancor più,  luogo di prima applicazione della trasformazione in senso reazionario della società, dove si perpetua la sottomissione e l’oppressione delle donne, come destino “naturale”dell’altra metà del cielo.

Come donne, lavoratrici e compagne del MFPR,non possiamo che ancora una volta gridare:

In morte della “sacra famiglia”: cellula fondante di questa  barbara e misogina società; anello chiave e puntello della marcia di governo e Stato verso il moderno fascismo ed il moderno medioevo per le donne!

Morte al sistema capitalistico, che è la tomba dell’amore, dell’universo femminile, dei diritti, della giustizia sociale,della speranza, del futuro,  della dignità, dell’umanità!

Moderno medioevo/doppia oppressione,donne in lotta per la rivoluzione!
02.02.2016
Lavoratrici ed ex puliziere SLAI Cobas s.c. ed MFPR- Policlinico

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